Cupra Marittima, arresto covalidato
per l'uomo che aggredì la sorella

Antonietta Ficcadenti
Antonietta Ficcadenti
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Giovedì 15 Marzo 2018, 04:55
CUPRA MARITTIMA - «All’improvviso è sceso il buio. Non so cosa ho fatto, non so perché l’ho fatto». Emidio Ficcadenti ha affermato di non riuscire a spiegare cosa sia accaduto in quegli istanti in cui, in preda ad un raptus di follia, ha preso a sprangate la sorella durante una discussione per l’eredità. L’agricoltore cuprense di 56 anni, che ieri mattina è comparso davanti al pubblico ministero della procura di Fermo, Francesca Perlini, ha parlato di un momento di blackout terminato il quale si è trovato di fronte alla sorella aterra in un lago di sangue. In quel momento si è reso conto di quello che aveva fatto ed ha chiamato i carabinieri lanciando egli stesso l’allarme. Ficcadenti ha smentito però che la lite sarebbe avvenuta per motivi legati all’eredità. Quelle vicende rappresenterebbero motivo di vecchie ruggini non più attuali ma non è riuscito a spiegare cosa abbia portato però a quella reazione sporpositata. La descrizione è quella di un fortissimo momento di tensione ed agitazione che accompagna l’agricoltore da quel giorno. Al termine dell’udienza Emidio Ficcadenti che si è visto convalidare l’arresto per tentato omicidio, è stato riaccompagnato nel carcere a Fermo dove, nei prossimi giorni, potrà ricevere la visita della moglie e di altri familiari. 
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