ASCOLI - Ha rischiato grosso l’avvocato Raffaele De Chiara nonostante il ciclo vaccinale concluso. Il 10 agosto scorso è stata rilevata la positività al Covid di tutta la sua famiglia. «Per fortuna non abbiamo infettato nessun altro all’infuori di noi quattro - ha raccontato sui social - Il risultato era dunque quasi scontato,quello che non era affatto scontato era la tempesta che sarebbe susseguita subito dopo: i sintomi.
Non è stato un semplice raffreddore, siamo stati tutti molto male, in particolar modo mia figlia Antonella che aveva la carica più alta di tutti.
Io, nonostante le mie due dosi di vaccino completate a maggio, come tutti, ho avuto qualsiasi tipo di sintomo e ad una potenza esponenziale: raffreddore, nausea, tremori, febbre, mal di gola, giramenti di testa, fortissime vampate di caldo, insonnia e senso di colpa per essere stato il primo ad avere i sintomi. Tutto ciò per ben cinque giorni e cinque notti».
Tutta la famiglia De Chiara si è imbottita di farmaci e ha consultato tanti medici. «Vedo troppe cose in giro che non vanno bene eppure il vaccino mi ha letteralmente salvato dalla terapia intensiva e chi ce lo ha trasmesso così forte è stato quasi probabilmente una persona senza vaccino - prosegue De Chiara - io e la mia famiglia siamo stati sin da subito attentissimi e lo abbiamo evitato in qualsiasi modo, le mie figlie si sono private di discoteche, cenoni, parchi divertimento, feste, festini e altri assembramenti.