Stop ai vaccini per i soggetti fragili non in carico agli ospedali. Contagiato il presidente della Provincia

Stop ai vaccini per i soggetti fragili non in carico agli ospedali. Contagiato il presidente della Provincia
di Nino Orrea
3 Minuti di Lettura
Martedì 20 Aprile 2021, 02:40

ASCOLI -  Stop alle vaccinazioni per i soggetti fragili esterni in Area vasta 5. La mancanza di vaccini Pfizer e Moderna ha indotto la direzione a bloccare la somministrazione del vaccino ai soggetti fragili che non sono in carico alle varie Unità operative.

Dopo aver sconfitto il Covid all'ospedale di Torrette, la famiglia Merloni dona un milione di euro all'associazione guidata dal dottor Tavio

Il Covid non rallenta e per 5 Comuni delle Marche scatterà la zona arancione rinforzata. Ecco quali sono

Per i soggetti convocati direttamente dai reparti, invece, la vaccinazione prosegue come da programma. Per quanto riguarda le persone che devono ricevere la seconda dose di Pfizer o Moderna nessun rischio perché si è provveduto ad accantonare una quantità sufficiente di vaccini per completare l’immunizzazione. 
Uno stop che si protrarrà almeno per un paio di giorni, perché dovrebbero arrivare in Area Vasta 5 alcune dosi del vaccino Moderna. E se tra oggi e domani, a meno di contrattempi, qualche dose di Moderna dovrebbe arrivare in Area Vasta 5, un grosso punto interrogativo riguarda il vaccino Pfizer.

È certo che con le sole dosi di Moderna non si potrà procedere alla vaccinazione della platea dei soggetti coinvolti nella campagna vaccinale. A questo va aggiunta una voce che filtra dalle autorità sanitarie locali, secondo le quali proprio l’Area Vasta 5 sarebbe la più penalizzata all’interno della regione nella ripartizione dei vaccini.

Se questa circostanza dovesse rispondere alla verità, sono due le domande che sorgerebbero spontanee. La prima, perché in Area Vasta 5 arrivano meno vaccini, sempre che le voci risultino fondate. La seconda: con quali criteri la Regione ripartisce le dosi tra le cinque Aree Vaste.

Quello che è certo è che la campagna vaccinale in Area Vasta 5, almeno per quanto riguarda la somministrazione delle dosi Pfizer e Moderna ai soggetti fragili esterni si è improvvisamente bloccata. Un discorso che riguarda anche le persone che assistono gli stessi soggetti. Tornando a quel 50% a cui si faceva riferimento prima, il ragionamento che fanno in Area Vasta non è del tutto campato in aria, nel senso che se arrivano, per esempio, nelle prossime 48 ore, duemila dosi di Moderna, le persone da vaccinare sarebbero la metà, perché mille dosi devono essere accantonate per i richiami. Questo, per quanto riguarda la campagna vaccinale in Area Vasta 5 che ieri ha segnato per alcuni soggetti fragili, il passo. Intanto aumentano invece da 700 a mille al giorno le vaccinazioni prenotabili.


Sul piano ospedaliero la situazione, invece, è più confortante. Dalle ultime notizie sembra essersi allentata la pressione sui reparti Covid, che riguarda sia la terapia intensiva, quella semintensiva e la degenza ordinaria. Nel pomeriggio di oggi, non a caso, è prevista una riunione presso la Direzione generale dell’Area Vasta 5, per fare il punto della situazione e pensare alla riapertura delle attività programmate. Segno di un ritorno alla normalità dopo le criticità delle scorse settimane. Infine ieri pomeriggio c’è stata una videocall fra la direttrice generale dell’Asur, Storti, con il direttore generale dell’Area vasta Milani, con tutti i sindaci della provincia durante la quale non sono emerse criticità sull’andamento dei contagi. Tampone positivo pure per il presidente della Provincia di Ascoli, Sergio Fabiani.

© RIPRODUZIONE RISERVATA