Variante Delta, corteo della Quintana a rischio. L’ipotesi è replicare il protocollo allo Squarcia con un numero minimo di spettatori

Il corteo storico della Quintana
Il corteo storico della Quintana
di Pierfrancesco Simoni
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Giovedì 15 Luglio 2021, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 15:23

ASCOLI - La variante Delta del covid 19, che sta determinando una nuova, preoccupante crescita dei contagi, rischia di abbattersi sulla Quintana di agosto. Il pericolo reale è che venga consentito lo svolgimento di una Giostra senza corteo lungo le vie e le piazze della città. Nella migliore delle ipotesi sarebbe confermato il protocollo messo in atto per la rievocazione in notturna del 10 luglio scorso, che ha dato riscontri positivi.

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Insomma, le aspettative di tutti i quintanari di una rievocazione storica in onore del Santo Patrono più vicina alla tradizione e alla normalità, rischiano di essere vanificate dalla recrudescenza del virus.


L’incontro
Sembra essere proprio questo lo scenario per agosto, alla luce dell’incontro che si è svolto ieri mattina in Prefettura, tra i vertici delle forze dell’ordine per fare il punto sulle varie manifestazioni che si terranno da qui a qualche settimana nella nostra provincia.

Il pericolo più grande, vista la risalita dei contagi anche nel Piceno, con una forte incidenza della variante Delta, è rappresentato dagli assembramenti. La parole d’ordine è evitarli. Per questo motivo, se i numeri della pandemia dovessero crescere o peggio se si passasse in zona gialla, si direbbe addio al corteo storico per le vie della città come è avvenuto sabato scorso. Il vero problema, appunto, non è la sfilata in sé, visto che tutti i figuranti hanno mantenuto in maniera eccellente le consegne, ma il pubblico che essa richiama lungo il percorso. 


Il campo dei giochi
Il protocollo redatto ed applicato all’interno del campo dei giochi, con il parere favorevole dell’Asur, ha passato l’esame a pieni voti. Nessun assembramento né tra i protagonisti (figuranti, gruppi scuderia e addetti ai lavori in genere) né sugli spalti. Ciò significa che, salvo stravolgimenti nei numeri della pandemia o richieste modifiche del protocollo da parte dell’organizzazione (più figuranti o più spettatori) che andrebbero valutate, quanto si è verificato sabato sera allo Squarcia sarebbe replicabile perché appunto garantirebbe più che sufficienti standard di sicurezza. 


Ceri e arcieri
Essendo questa la linea che si vuole tenere per evitare una più rapida circolazione del covid e segnatamente della variante Delta, allora sarebbero fortemente a rischio la manifestazione del Palio degli arcieri, anticipata alla sera del 23 luglio rispetto alla data canonica del 26, e la tradizionale cerimonia dell’offerta dei ceri che si terrà sul sagrato della cattedrale il 31 luglio, molto partecipata perché legata alle festività per Sant’Emidio. Tutti nodi da sciogliere con una certa fretta. E a breve è in programma un altro vertice tra i responsabili dell’organizzazione della rievocazione storica, quindi il sindaco Marco Fioravanti ed il presidente del consiglio degli anziani Massimo Massetti, e i responsabili delle istituzioni.

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