Distanziamenti e orari flessibili: così gli uffici pubblici preparano l'addio allo smart working

Distanziamenti e orari flessibili: così gli uffici pubblici preparano l'addio allo smart working
Distanziamenti e orari flessibili: così gli uffici pubblici preparano l'addio allo smart working
di Marco Vnnozzi
4 Minuti di Lettura
Martedì 28 Settembre 2021, 09:43

ASCOLI - Tutti in ufficio, smart working addio. Si avvicina la deadline del 15 ottobre indicata dal governo: da quel giorno tutti i dipendenti pubblici torneranno a lavorare in presenza. E in considerazione del graduale ma progressivo aumento anche tra la popolazione dei dipendenti pubblici del numero dei vaccinati, ci sono le condizioni per un graduale rientro in presenza e in sicurezza. 

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Gli sportelli

«Prima chi lavora agli sportelli, poi chi sta dietro, nel back office, e in parallelo le amministrazioni centrali e periferiche», si legge nel decreto. La realtà ascolana si è portata già avanti. Da tempo i dipendenti provinciali sono quotidianamente sul posto di lavoro: un giorno di smart working fino al 31 dicembre, per il resto della settimana tutti dietro le scrivanie. Per quanto riguarda nello specifico di palazzo San Filippo, non c’è uno sportello aperto al pubblico quindi si gestiscono le domande con apposite riunioni dietro appuntamento. Il personale periodicamente viene sottoposto a tampone, il sistema di controllo attraverso i termoscanner è presente sia all’ingresso sia nel momento della timbratura del cartellino.
Le sanificazioni
Le strutture vengono sanificate con frequenza, tutto è organizzato secondo protocolli e normative. Per i dipendenti è previsto un giorno in smart working, ad eccezione di singole situazioni contingenti per motivi di salute o piccole criticità. I servizi non sono mai stati sospesi. E così nel giorno in cui il Green pass sarà indispensabile per lavorare, la maggioranza del personale delle agenzie fiscali, dei dipendenti degli enti locali e degli enti pubblici non economici, dovrà abbandonare lo smart working in vigore da oltre un anno e fare ritorno alla scrivania. Entro giovedì prossimo si attendono però le linee guida ministeriali per quanto riguarda il monitoraggio della certificazione verde. Saranno indicati gli strumenti tecnologici necessari alla implementazione delle piattaforme digitali per la verifica del Green pass e saranno fornite indicazioni procedurali per la gestione del personale, soprattutto in fase di prima attuazione dell’obbligo. 
L’Arengo
Dall’amministrazione provinciale si preannuncia come tutto sarà disposto nel rispetto della normativa, con un referente incaricato per il controllo del Green pass. Anche la macchina comunale si prepara allo start con le nuove disposizioni: già da un po’ di tempo i dipendenti sono tornati quasi tutti sul posto di lavoro, all’ingresso degli sportelli aperti al pubblico c’è la strumentazione di controllo con le richieste di compilazione moduli, secondo i protocolli.
I distanziamenti
Da Palazzo Arengo fanno sapere come ci si stia attrezzando in vista dell’esordio dell’obbligo della carta verde: nelle ultime settimane sono state fornite indicazioni ai dipendenti per attenersi alle nuove regolamentazioni.

Medesimo iter in altri comuni della vallata, come ad esempio Folignano: anche qui è stata da tempo abbandonata la soluzione smart working. «I nostri dipendenti sono tornati da parecchio tutti in presenza. Ora ci stiamo preparando per l’adeguamento alla normativa di controllo del Green pass», sostiene il primo cittadino di Folignano, Matteo Terrani. Infine nei prossimi giorni arriveranno ulteriori novità anche sul fronte delle norme sul distanziamento e sulla flessibiità degli orari d’ingresso e d’uscita dagli uffici.

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