Effetto pandemia, meno ricette e cala la vendita di farmaci: «Ma salgono ansiolitici e psicofarmaci»

Effetto pandemia, meno ricette e cala la vendita di farmaci: «Ma salgono ansiolitici e psicofarmaci»
Effetto pandemia, meno ricette e cala la vendita di farmaci: «Ma salgono ansiolitici e psicofarmaci»
di Luigina Pezzoli
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Venerdì 2 Aprile 2021, 01:55

ASCOLI - Mascherine e distanziamento sociale limitano i malanni di stagione, dunque si riduce l’uso dei farmaci. Un calo nelle vendite dei medicinali determinato anche dalla limitazione di visite specialistiche. In compenso aumenta la richiesta di ansiolitici e psicofarmaci oltre a vitamine per potenziare le difese immunitarie. A fare il punto è il dottor Gianni D’Aurizio presidente di Federfarma provinciale che ribadisce la disponibilità delle farmacie del territorio ad aderire alla campagna vaccinale anti Covid.

Nuovo modello

Si tratta di un primo passo verso la “farmacia dei servizi”, un nuovo modello di sanità che vede la farmacia come presidio sanitario in grado di offrire una serie di prestazioni ai cittadini, compresa la telemedicina. «C’è la disponibilità per la vaccinazione in farmacia – commenta il dottor D’Aurizio - ma rispondere ai requisiti richiesti nell’Accordo quadro è molto complesso.

Per quanto riguarda la vendita dei medicinali abbiamo notato una diminuzione soprattutto per quelli di fascia A, determinata anche da una minore ricettazione. I medici di famiglia ricevono su appuntamento, e dunque effettuano meno visite, mentre gli specialisti ospedalieri svolgono un’attività ridotta. Soltanto una volta superata questa situazione emergenziale legata al Covid-19, le visite specialistiche torneranno a pieno regime».

Gli accorgimenti

L’utilizzo delle mascherine, dunque, ha aiutato nella prevenzione della tradizionale influenza stagionale, con la riduzione del consumo degli sciroppi, spray e pastiglie che solitamente si assumono contro raffreddore e tosse. A riguardo Patrizia Righetti della Farmacia Righetti ad Ascoli afferma: «Per fortuna quest’anno abbiamo evitato l’epidemia influenzale e le patologie legate alla stagione invernale: questo deriva non solo dall’uso della mascherina, ma anche dal distanziamento sociale. Sono stati evitati i luoghi ad alto rischio di infezioni, come ad esempio palestre e piscine. In compenso cresce il mercato degli ansiolitici e psicofarmaci oltre a quello dei rimedi alternativi che vanno dalla valeriana all’olio essenziale di lavanda, dalla melatonina fino alla tisana». Sul fronte vaccinazioni in farmacia la dottoressa Righetti ribadisce: «Di sicuro passerà del tempo prima che ci sia l’Accordo con la Regione .Certo è che anche sulla base di quanto previsto a livello nazionale le modalità organizzative richieste sono molto complesse. Si entrerà in farmacia solo su prenotazione per eseguire la vaccinazione: dopo aver sbrigato l’aspetto amministrativo supportando il cittadino nella compilazione delle schede necessarie, sarà effettuata la somministrazione della dose poi si dovrà attendere il classico quarto d’ora ed infine si effettuerà la registrazione dell’avvenuta vaccinazione. Si può immaginare che questa procedura richiederà tempo e personale».

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