Cossignano, il sindaco De Angelis
non vuole fondere i Piccoli Comuni

Il sindaco di Cossignano e coordinatore Anci per i Piccoli Comuni Roberto De Angelis
Il sindaco di Cossignano e coordinatore Anci per i Piccoli Comuni Roberto De Angelis
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Domenica 14 Febbraio 2016, 09:46
COSSIGNANO - Sulla fusione dei Comuni si accende la polemica nei piccoli Comuni. Massimo Romani di Massignano, si è più volte dichiarato favorevole alla fusione. E le motivazioni principali di una fusione sono economiche.  Contrario, invece, alla fusione dei Comuni, Roberto De Angelis, anche egli sindaco di un piccolo Comune, Cossignano, che boccia la fusione “perché, in principio, è una scelta antistorica e antidemocratica”. De Angelis è anche coordinatore regionale dei Comuni Anci Marche, associazione che “dovrebbe riunirsi in assemblea regionale il 2 marzo ad Ancona per deliberare un preciso indirizzo a riguardo”. Il primo cittadino chiarisce anche le motivazioni che lo portano a respingere la fusione: “Si vuole risparmiare sui costi della democrazia mentre i problemi della casta si annidano ai livelli più alti. Lo Stato dovrebbe finanziare i Comuni per farli vivere, non morire. Tutti coloro che avanzano ipotesi di risparmio perché non misurano i livelli di pressione tributaria locale delle cittadine più grandi rispetto a quelle più piccole?”. E senza mezzi termini De Angelis sottolinea che “se diversi Comuni sono all’osso è soprattutto causa di coloro che hanno approvato le strampalate ed irragionevoli leggi finanziarie con numerosi tagli”.
Oltre alla fusione, attualmente la legge permette ulteriori strade come l’unione e l’associazionismo. In altre parole, i piccoli Comuni sotto i 5000 mila abitanti sono stati costretti dalla legge a creare convenzioni con quelli vicini per accorpare i servizi e risparmiare. Ma come è stato anche dichiarato dal ministero dell’Interno, l’associazionismo si è rivelato fallimentare e poco efficiente per il risparmio. 
“La soluzione migliore è collaborare. Tuttavia in Italia l’associazionismo ha fallito perché chi scrive le leggi non padroneggia i problemi dei Comuni. E allora, bisogna promuovere strutture snelle di associazionismo e di coordinamento intercomunale a favore dell’omogeneità. Il primo cittadino di Cossignano sembra determinato a difendere l’autonomia del suo Comune, un’indipendenza faticosamente conquistata nel 1281.
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