Partiti i test sierologici sugli operatori sanitari: i primi 50 tutti negativi

San Benedetto, partiti i test sierologici sugli operatori sanitari: i primi 50 tutti negativi
San Benedetto, partiti i test sierologici sugli operatori sanitari: i primi 50 tutti negativi
di Nino Orrea
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Giovedì 30 Aprile 2020, 07:02 - Ultimo aggiornamento: 20:00

ASCOLI - Sono iniziati ieri i test sierologici di carattere quantitativo nell’Area Vasta 5, la prima nelle Marche a effettuare questo tipo di esame. Nella giornata di ieri sono stati 50 i test a cui è stato sottoposto una parte del personale sanitario che opera presso l’ospedale Madonna del soccorso di San Benedetto, che nella fase di emergenza pandemica è stato destinato ai malati di Covid-19.

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La buona notizia è che tutti i 50 test sierologici hanno dato esito negativo, segno che nessuna delle persone che si sono sottoposte all’esame presenta gli anticorpi di tipo IGG, quelli che vengono misurati presso il laboratorio di Analisi dell’Area Vasta 5. 
 
Il fatto che i test abbiano dato esito negativo significa anche che nei 15 giorni precedenti l’esame, nessuno dei 50 operatori sanitari coinvolti nell’esame sierologico stesso è stato a contatto con persone positive al Coronavirus. Nonostante le negatività dei test, tra quindici giorni le stesse persone, ma il discorso vale per tutti gli operatori sanitari che risulteranno negativi, verranno sottoposti a un nuovo esame sierologico. Questo quello che prevede il protocollo, ma è anche il segno che la prudenza e l’accortezza, che hanno fatto del Piceno un esempio a livello nazionale, non sono mai troppe. Nella giornata di oggi, verranno effettuati almeno altri cento esami sierologici, qualcuno parla addirittura di 150, un numero che se dovesse rimanere costante, porterebbe a completare i test a tutti gli operatori sanitari dell’Area Vasta 5, nel giro di un paio di settimane. Se la presenza di anticorpi è negativa, questa è una bella notizia, ma non può far tirare un sospiro di sollievo, perché, come spiega bene il direttore del Laboratorio di Analisi dell’Area Vasta 5, Antonio Fortunato, «la presenza di anticorpi del tipo IGG non è detto che protegge la persona da un possibile contagio o che possa essere a sua volta infettivo». Anche se il numero di persone sottoposte al test sierologico è basso, come sottolinea sempre Antonio Fortunato «se è vero che il campione di 50 persone è piccolo per fare valutazioni di carattere generale, va pur detto che si tratta di operatori che sono stati a contatto con malati di Covid-19 e tutto sommato la negatività riscontrata dai primi test sta a significare che i dispositivi di protezione e la strategia adottata nell’affrontare questa Ma Antonio emergenza pandemica hanno funzionato nel migliore dei modi. Certamente – prosegue il direttore del Laboratorio di Analisi dell’Area Vasta 5 – con un campione più consistete si può meglio osservare l’andamento epidemiologico nel nostro territorio. C’è anche da aggiungere che il personale sanitario è, comunque, un campione abbastanza rappresentativo della realtà del territorio, perché si tratta delle persone più a rischio, ma che conducono anche una loro vita privata e, quindi, ci sono tutti gli elementi per classificare questo campione come rappresentativo e significativo della realtà quotidiana». Una volta terminati i test agli operatori sanitari del Madonna del Soccorso, si passerà ad eseguire gli esami sierologici al personale dell’ospedale Mazzoni di Ascoli e, successivamente, agli operatori che lavorano presso le Rsa. Sul fronte dell’epidemia, per il terzo giorno consecutivo si registrano zero casi positivi tra la popolazione Picena. A fronte di ben 650 tamponi processati nella giornata di ieri, dei quali 450 per conto dell’Area Vasta 2 (Ancona), dei 250 tamponi relativi alle persone residenti ad Ascoli e provincia, sono risultati tutti negativi.
Il segnale
«Un segnale – come suggerisce sempre Fortunato – che il fattore R, almeno nel nostro territorio è prossimo allo zero». Nei prossimi giorni, il Laboratorio di Analisi dell’Area Vasta 5 procederà a processare il 60% dei tamponi del personale della nave da crociera Costa Magica, attraccata martedì nel porto di Ancona.

Segno dell’alta affidabilità e potenzialità della strumentazione dell’Area Vasta 5. Ma Antonio Fortunato, desidera lanciare anche un messaggio in prossimità dell’entrata in vigore della fase 2. «Fase 2 – ribadisce il direttore del laboratorio di Analisi dell’AV 5 – non significa che tutto torna come tre mesi fa. È necessaria estrema cautela da parte della popolazione e al riguardo raccomando l’uso delle mascherine sia in luoghi chiusi che aperti, così come è necessario indossare i guanti perché rappresentano una protezione in più».

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