ASCOLI - Seppure lentamente tutte le attività si preparano a superare il lockdown e a tornare gradualmente alla normalità. In questo contesto ci sono anche alcuni ambulatori e studi medici privati che hanno già riaperto e sono in grado di fornire prestazioni cliniche e mediche ai cittadini. Parallelamente, però, non sta accadendo nella sanità pubblica dove gli ambulatori rimangono chiusi per l’emergenza Coronavirus. Specie al Covid Hospital di San Benedetto dove si rischia che l’utente possa contagiarsi qualora dovesse accedere al Madonna del Soccorso.
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Si può garantire la visita ambulatoriale solo qualora il medico di base dovesse richiedere una visita urgente, per tutto il resto bisognerà attendere. Ma poichè il paziente è spesso impaziente, pur di risolvere subito un guaio fisico, preferisce mettere mano al portafoglio senza dovere aspettare chissà quanto tempo ancora.
E ciò rappresenta un paradosso perchè il privato può guadagnare (e lo farà di più nelle prossime settimane se non ci saranno variazioni) privilegiando gli specialisti che esercitano attività extramoenia, mentre quei medici che hanno deciso di svolgerla intramoenia (ovvero all’interno dell’ospedale seppure a pagamento) dovranno stare fermi. E l’Asur non guadagnerà un euro. Un motivo in più per spingere il direttore generale dell ‘Area vasta a convocare per oggi una riunione dove si parlerà di questo problema.
La riconversione
Intanto sulla riconversione dell’ospedale Madonna del Soccorso è intervenuta anche la Cgil che chiede di riaprire quanto prima tutti i reparti che sono stati trasferiti al Mazzoni di Ascoli. Operazione però che potrà iniziare non prima di un mese, un mese e mezzo. Bisogna, infatti, prima ripristinare i percorsi per la sicurezza ed effettuare alcuni lavori di manutenzione. I primi reparti che verranno riaperti, secondo il cronoprogramma saranno quelli di chirurgia e ortopedia. Il capogruppo regionale del Partito democratico, Fabio Urbinati, ha smentito intanto che il reparto di psichiatria sarà trasferito allospedale Mazzoni. L’allarme è stato lanciato dai membri del comitato Salviamo il Madonna del Soccorso.
I due dipendenti
Intanto arriva una buona notizia. I primi due dipendenti di Palazzo Arengo rimasti infettati dal Covid-19 dopo due mesi di ricovero in rianimazione sono stati trasferiti nel reparto di terapia sub intensiva. Nella giornata di ieri sono stati solamente tre i contagiati in più nella provincia di Ascoli rispetto al giorno precedente. Oggi inoltre dovrebbero iniziare i test sierologici su duemila persone. Tra il test di carattere qualitativo, quello che dà la risposta entro pochi minuti e quello di carattere quantitativo, si è scelta quest’ultima strada, che secondo gli esperti offre una affidabilità di gran lunga maggiore. Si tratta di un esame sierologico che dà una affidabilità superiore al 90% e misura la presenza di eventuali anticorpi al Coronavirus. In caso di esito positivo si procederà immediatamente all’esame del tampone sul soggetto coinvolto
Riaperti i laboratori privati, ma per le visite in ospedale l'attesa è infinita

di Mario Paci
3 Minuti di Lettura
Lunedì 27 Aprile 2020, 09:18
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