Movida tra ubriachi e botti, non tutti i locali rispettano le norme Covid. Il sindaco: «D'ora in avanti multe»

san Benedetto, movida tra ubriachi e botti, non tutti i locali rispettano le norme Covid. Il sindaco: «D'ora in avanti multe»
san Benedetto, movida tra ubriachi e botti, non tutti i locali rispettano le norme Covid. Il sindaco: «D'ora in avanti multe»
di Emidio Lattanzi
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Lunedì 2 Novembre 2020, 09:46

SAN BENEDETTO - Se qualche locale, pochissimi per la verità, ha lasciato le porte aperte ben oltre le ore 18, tanti ragazzi hanno aggirato il Dpcm di Conte facendo compere al supermercato e bivaccando per le strade di centro e lungomare.

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E’ la fotografia di quanto avvenuto in Riviera nella notte tra sabato e domenica.

Ma partiamo dai locali. Alcuni, nel dopocena di sabato, erano infatti ancora aperti. 

Il report

Va detto che il report che arriva dalla polizia locale parla di un numero estremamente limitato di attività che avevano clienti all’interno. Situazioni che sono state segnalate agli agenti della polizia locale che hanno raggiunto i locali in questione imponendo la chiusura immediata. «Per il momento - afferma il sindaco Pasqualino Piunti - non sono state elevate multe ma, come avevo anticipato, i vigili hanno ricordato loro la legge attualmente in vigore facendoli chiudere all’istante. Dalla prossima settimana chi non rispetterà le regole sarà severamente sanzionato». Piunti convocherà comunque, all’inizio della settimana, una riunione in videoconferenza con i rappresentanti della varie categorie per fare il punto della situazione. «I locali aperti ieri sera - afferma - erano comunque una minuscola parte. Il 90 per cento di bar e ristoranti hanno rigorosamente rispettato le regole e osservato gli orari di chiusura». Ma il problema principale, almeno per quanto riguarda la notte tra sabato e domenica, è stato un altro. Perché la prima notte con bar, locali e ristoranti chiusi ha lasciato in eredità, ai mattinieri della domenica, uno scenario fatto di bottiglie e bicchieri abbandonati in strada come se ci si trovasse tra i tavolini di un bar. Liquori, amari, vini. Tutto rigorosamente comprato nel pomeriggio di sabato al supermercato e consumato poi nottetempo tra le vie del centro e sulle panchine del lungomare. Con i residenti dell’area centrale, in particolar modo via Montebello, costretti a condividere la notte con gli schiamazzi dei partecipanti ai mini party allestiti in strada. Stesse scene sul lungomare, con bicchieri di plastica e bottiglie infilati tra i cestini porta rifiuti o addirittura messi in bella mostra, come se ci si trovasse di fronte ad una esposizione, sulla ringhiera di cemento della scalinata che porta alla spiaggia. 

Le pulizie

Quando i bar erano aperti almeno c’era qualcuno che puliva. La chiusura dei locali ha invece consegnato alla città un clima di anarchia che ha visto i giovani partecipanti ai vari party vuotare le bottiglie e lasciarle sul posto. E ieri mattina è toccato agli addetti della Picenambiente fare gli straordinari per portare via quei rifiuti dalle strade del centro, sia quelle principali che le secondarie (via Aspromonte, via Solferino, via Legnago, via Gentili), dal lungomare e dalla pineta che corre di lato a viale Buozzi dove è stata trovata una buona dose di bicchieri, scatole da pizza, bottiglie e persino tovaglioli e posate di plastica. Tra gli atti di vandalismo poi non sono mancati i “botti”. Intorno alle 11 in centro sono state fatti esplodere due enormi petardi e il rumore si è udito in tutta la città.

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