L'accusa del parroco al Comune: «La gente ha fame e i buoni spesa tardano»

San Benedetto, l'accusa del parroco al Comune: «La gente ha fame e i buoni spesa tardano»
San Benedetto, l'accusa del parroco al Comune: «La gente ha fame e i buoni spesa tardano»
di Alessandro Clementi
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Sabato 11 Aprile 2020, 02:20

SAN BENEDETTO - «La situazione è drammatica, i cittadini hanno fame. In questi casi di emergenza gli schemi devono saltare». È furioso padre Francesco Ciabattoni della parrocchia Sacra Famiglia di Ragnola, dove anche ieri fin dalle prime ore della mattina sono stati confezionati pacchi per i poveri. Al centro della polemica il rischio che non tutti i buoni spesa erogati dal Comune saranno consegnati prima di Pasqua. Non a caso il palazzo di viale De Gasperi ha messo il turbo e nella giornata di ieri sono stati consegnati i primi cento buoni spesa. 

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«Alle 9 già una decina di persone è in attesa per ricevere un buono per spesa o per un pacco alimentare che mettiamo a disposizione- racconta don Ciabattoni - Le famiglie sono tantissime, sono giorni che facciamo consegne in forma anonima, vengono da tutta Porto d’Ascoli e quando arriva la sera i pacchi sono finiti».
 
«È una situazione drammatica. In sette giorni abbiamo soddisfatto più di 150 famiglie e consegnato più di 70 buoni. La chiesa rimane aperta ma facciamo fatica a distribuire i pacchi. Molti mi hanno detto “ho fame, ho 3 o 4 figli e non so che dargli”, ho fatto presente dei buoni spesa e loro mi hanno risposto che saranno dati la prossima settimana. La prossima settimana?». «Caro sindaco - aggiunge il sacerdote - queste persone devono avere il buono subito. È già un mese che non lavorano. Non si può dire a un povero te le do la prossima settimana. Il Comune si dovrà vergognare se darà i buoni la prossima settimana, diversamente lo racconteremo a tutti. Le famiglie di San Benedetto non hanno potuto fare Pasqua a causa del Comune, chi non ha i buoni venisse qui, glieli daremo noi. Non chiedo di fare una domanda. I poveri hanno bisogno di risposte non di presentare domande».
La difesa
«Già oggi (ieri, ndr consegneremo dai 100 ai 150 buoni spesa – spiega il sindaco Piunti – sono ingenerosi gli attacchi politici da parte di chi invece dovrebbe collaborare e rivolti verso gli uffici comunali che stanno lavorando da giorni senza sosta». 
Le domande
Da ieri sono state soddisfatte le prime domande, iniziando da quelli collocati in cima alla graduatoria e quindi in condizioni di maggior bisogno, contattando gli utenti e indirizzandoli verso il supermercato più vicino che aderisce all’iniziativa. Il Comune, inoltre, si difende spiegando come solo lo scorso 30 marzo si sia avuta certezza dei fondi assegnati. Da qui il bando e l’iter per verificare le reali condizioni economiche dei richiedenti. «Il lavoro di istruttoria è stato estremamente difficoltoso- spiega l’amministrazione - sia per il numero di domande pervenute oltre 2.200, sia per la necessità di verificare in pochissimo tempo la veridicità di quanto in esse dichiarato. Sono emersi diversi casi di irregolarità. L’opera di assistenza alle famiglie più bisognose della città non si è mai interrotto, anzi si è intensificato nelle ultime settimane: tramite le associazioni di volontariato che collaborano con il Comune».

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