Spostamenti tra comuni durante le festività: si spacca il fronte dei sindaci, c'è chi dice no

Castel di Lama, spostamenti tra comuni durante le festività: si spacca il fronte dei sindaci, c'è chi dice no
Castel di Lama, spostamenti tra comuni durante le festività: si spacca il fronte dei sindaci, c'è chi dice no
di Luigi Miozzi
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Mercoledì 16 Dicembre 2020, 05:40

CASTEL DI LAMA - Mentre il governo sta decidendo se adottare una ulteriore stretta negli spostamenti sotto le festività natalizie, ci sono famiglie che, pur vivendo molto vicini ma risiedendo in Comuni diversi, rischiano di non potersi riunire e trascorrere il Natale insieme.

In alcuni casi, le disposizioni potrebbero assomigliare ad una beffa se si considera quei familiari divisi dal confine rappresentato da una strada. Come ad esempio la Salaria che separa il territorio di Castel di Lama con quello di Ascoli nella frazione di Villa Sant’Antonio.

«Il problema è che quando si fa una legge si devono adottare dei parametri oggettivi - spiega il sindaco di Castel di Lama, Mauro Bochicchio -.

Il governo, fino ad ora ha preso in considerazione i confini amministrativi dei Comuni e quindo possono verificarsi casi estremi come quello di famiglie divise da una strada. L’alternativa sarebbe quella di introdurre il concetto di distanza massima entro cui sarebbe possibile muoversi e, a quel punto, verrebbero superati questo genere di problemi. Ma mi rendo conto che si tratti di una questione comunque complicata da risolvere». 

La replica

Negli ultimi giorni, il primo cittadino lamense è stato al centro di attacchi politici da parte dell’opposizione che chiedeva l’adozione di provvedimenti affinché venissero superati gli ostacoli imposti dalle norme introdotte per il contenimento dei contagi. «Sono state proposte delibere assurde - dice Bochicchio - non capisco come si possa chiedere di andare contro la legge. Poi, su questo aspetto si è mossa anche l’Anci Marche per cercare di trovare una soluzione condivisa. Il governo sta agendo in maniera assennata, tenendo conto della difficile situazione sanitaria, anche se personalmente dispiace che i cittadini non si potranno incontrare sotto Natale. Ma, come avvenuto durante la primavera scorsa, sono convinto che le forze dell’ordine adotteranno il buonsenso». 

La fermezza

Intransigente la linea che intende seguire il primo cittadino di Colli del Tronto Andrea Cardilli. «Oltre ad essere sindaco sono anche un carabiniere e ho il dovere istituzionale di far rispettare la legge - sottolinea -. Alcune famiglie della nostra comunità, proprio in questi giorni, stanno vivendo un dramma con i genitori che combattono il Covid e si trovano in rianimazione. Io ho mia madre e mio padre che vivono a Roma e non li vedrò per Natale. Ma è troppo pericoloso e tutti dobbiamo fare la nostra parte per uscire da questa situazione Se ci sono delle persone conviventi, non c’è alcun problema ma spero che non si esageri. So anche che alcuni sindaci stanno pensando ad una petizione per chiedere la possibilità di muoversi tra Comuni confinanti; per quanto mi riguarda, non intendo aderire». 

Elasticità

Più possibilista Luigi Massa, sindaco di Offida. «La richiesta permettere a un familiare stretto di recarsi in un altro Comune per raggiungere i parenti, appare ragionevole - sostiene - purché avvenga in maniera sicura e si agisca con cautela. Occorre elasticità e ragionare su un limite dimensionale mi sembra congruo. Se il governo dovesse decidere diversamente, mi sentirei di appoggiare le decisioni».

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