Ascoli, bloccato dal Coronavirus in Brasile da quasi tre mesi: «Saltato anche il funerale di mia sorella»

Ascoli, bloccato dal Coronavirus in Brasile da quasi tre mesi: «Saltato anche il funerale di mia sorella»
Ascoli, bloccato dal Coronavirus in Brasile da quasi tre mesi: «Saltato anche il funerale di mia sorella»
di Matteo De Angelis
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Venerdì 8 Maggio 2020, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 08:10

ASCOLI - Abbandonato a Salvador de Bahia. È così che si sente Sascha Marozzi, ascolano doc e fiero quintanaro. Anche in Brasile, dove si trova ormai da quasi tre mesi, indossa foulard e t-shirt gialloblù di Porta Solestà: questi infatti sono tra i pochi legami – oltre a quelli familiari – che uniscono Sascha all’Italia. Quando il 14 febbraio scorso ha preso il volo verso Salvador, mai avrebbe immaginato che la sua vacanza nella terra di Samba e Carnevale si sarebbe trasformata in un calvario.

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Perché nonostante sole e mare, inizia a pesare il non essere liberi di tornare in Italia: «Sono 13 anni che vengo in vacanza in Brasile» ci ha raccontato Sascha. «In passato sono sempre partito con due amici, ma stavolta loro sono rimasti bloccati a causa di impegni e così ho viaggiato da solo». Dopo giorni di allegria e divertimento, il 6 marzo è arrivata la prima brutta notizia: «Purtroppo è venuta a mancare mia sorella Adelaide. Sarei subito voluto tornare in Italia, ma il costo di un biglietto last minute si aggirava intorno ai 2mila euro. Così ho preferito utilizzare quei soldi per far fronte ad alcune spese per il funerale, convinto di poter comunque ripartire pochi giorni dopo. E invece, quasi all’improvviso, l’Italia è sprofondata nell’emergenza Coronavirus e sono rimasto bloccato a Salvador».
 
L’inizio dell’emergenza 
«Insieme ad altri tre ragazzi – due pugliesi e un siciliano – che ho conosciuto qui, abbiamo provato a contattare il Consolato italiano. Nessuno ci ha mai ricevuto, abbiamo avuto solo contatti telefonici. Ci è stato consigliato di acquistare un biglietto con Alitalia che ci avrebbe permesso di tornare nel nostro Paese. E invece, dopo aver speso quasi mille euro per il volo, questo è stato cancellato. A quel punto nessuno si è più fatto sentire, siamo stati totalmente abbandonati anche dal Governo e dalla Farnesina».

Covid in Brasile
La situazione si è poi aggravata anche in Brasile: «Non so cosa si percepisce dall’Italia, ma qui la pandemia sta crescendo in maniera esponenziale. E la realtà è ben diversa da quella alla quale siamo abituati: con market e negozi chiusi, visto che molte persone non hanno nulla da mangiare, è aumentato il livello di criminalità. Poche mascherine, gente che tossisce in strada, persone che dormono dove capita: è normale che abbiamo un po’ di paura». Sascha nei giorni scorsi ha anche avuto qualche linea di febbre: «Sono riuscito a fare il tampone, a giorni dovrebbe arrivare la risposta ma per fortuna sto benissimo. Io e i miei nuovi amici chiediamo solo di poter tornare in Italia, visto che siamo stati abbandonati dal Governo. Ora ci hanno comunicato un possibile volo per Roma il 18 o il 21 maggio, ma visti i precedenti aspettiamo prima di festeggiare. Non vedo l’ora di tornare in Italia, per poter riabbracciare i miei cari nella mia amata Ascoli».

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