Vaccini anti Covid agli over 80 anche su richiesta dei medici di base

Vaccini anti Covid agli over 80 anche su richiesta dei medici di base
Vaccini anti Covid agli over 80 anche su richiesta dei medici di base
di Nino Orrea
4 Minuti di Lettura
Sabato 13 Febbraio 2021, 06:05

ASCOLI - Sono iniziate ieri le prenotazioni per i vaccini agli ultraottantenni, sulla piattaforma delle Poste e per telefono. E subito sono iniziati i problemi, qualcuno dei quali, però, facilmente risolvibile, nel senso, che come hanno spiegato dal distretto di Ascoli dell’Area Vasta 5, il problema segnalato non esiste. Molte persone, nel compilare il modulo di prenotazione per la vaccinazione, non hanno trovato la voce relativa alla non deambulazione.

Un problema che riguarda, in particolare, le persone anziane che non possono recarsi personalmente ai centri di Ascoli e San Benedetto, per motivi di salute.

La spiegazione della mancata presenza della voce non deambulante è stata chiarita dal distretto sanitario di Ascoli dell’Area Vasta 5. 

I non desambulanti

«Questa voce non esiste sui moduli di prenotazione – spiegano dal distretto – perché le persone che non possono deambulare e che sono in carico all’assistenza domiciliare non devono fare assolutamente nulla, nel senso che sarà la stessa Adi, di sua iniziativa, a recarsi presso le abitazioni di queste persone ultraottantenni. Insomma, le persone anziane che hanno superato gli 80 anni e che non possono muoversi autonomamente, non devono prenotarsi». Una buona notizia, ma al distretto di Ascoli segnalano anche un’altra novità sconosciuta ai più. «Se un medico di medicina generale – spiegano sempre al distretto – ci richiede dosi di vaccino per propri pazienti di sua iniziativa recandosi anche presso le abitazioni di questi ultimi, sarà nostra cura consegnare le dosi richieste al medico. Con una sola condizione, quella che in questa fase la vaccinazione riguarda solo le persone ultraottantenni». Anche sul tipo di vaccino da somministrare a questi soggetti, non pare esserci un problema particolare, perché dal Distretto di Ascoli dell’Area Vasta 5, fanno sapere che i «vaccini che saranno consegnati ai medici di Medicina generale che ne faranno richiesta sono quelli Pfizer e Moderna. Problemi di carattere tecnico non ci sono nell’utilizzo di questi vaccini». 

I punti per i vaccini

Per una situazione che sembra chiarita, un’altra rischia di alimentare polemiche e proteste e si tratta di quella relativa ai centri di vaccinazione, uno per distretto e che in pratica taglia fuori i paesi della montagna. Una situazione che ha portato il gruppo regionale del Pd a presentare una richiesta in tal senso in Regione, mentre il responsabile degli enti locali del Pd del Piceno, Francesco Ameli stigmatizza in una nota la decisione della Regione. «Nel Piceno in particolare – scrive Ameli - le nostre aree interne e la nostra Vallata risultano sprovviste di luoghi dove far vaccinare i cittadini. Un problema che riguarda le persone anziane. Anche l’Unione montana dei Sibillini condivide le nostre preoccupazioni, e spero che da Ancona possa giungere accoglimento alle nostre esigenze. Da sempre parliamo di medicina territoriale e ribadiamo quanto sia importante tutelare e dare attenzione alle aree interne: dotarle di punti di vaccinazione sarebbe l’occasione per passare dalle parole ai fatti. È infatti proprio in queste zone che si concentra la percentuale più alta di over 80. Con queste scelte vengono penalizzati i nostri anziani dell’entroterra o delle colline che si troveranno costretti a percorrere decine di chilometri con il rischio che rinuncino per motivi logistici, perché spesso soli. Basti pensare che durante l’operazione di screening ci sono state proteste per non far accorpare in un unico punto di test due comuni. Paradossale – chiude la nota - che ora, nella fase più importante dal dopoguerra ad oggi e cioè la più grande campagna di vaccinazione, si faccia l’esatto opposto». Infine è morto per Covid un folignanese di 86 anni.

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