Ascoli, test sierologici sui medici di base: "solo" due positivi su duecento esami

Ascoli, test sierologici sui medici di base: "solo" due positivi su duecento esami
Ascoli, test sierologici sui medici di base: "solo" due positivi su duecento esami
di Mario Paci
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Domenica 3 Maggio 2020, 08:05

ASCOLI - Solo due medici di base su duecento (uno è dell’entroterra piceno) sono risultati positivi ai test sierologici che sono stati eseguiti nella giornata di ieri nell’Area vasta 5 dopo che già altrettanti operatori sanitari si erano sottoposti all’esame giovedì scorso (un solo caso positivo).

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In un medico si è registrato un valore positivo alle immunoglobuline Igm che vengono prodotte temporalmente per prime in caso di infezione. Con il tempo il loro livello cala per lasciare spazio alle immunoglobuline Igg. Quando nel sangue vengono rilevate queste ultime, le Igg, significa che l’infezione si è verificata già da diverso tempo e la persona tendenzialmente è immune al virus. Ora però il medico di base sarà sottoposto di nuovo a tampone
 
Cala nel frattempo il numero dei malati Covid ricoverati all’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto. Ora sono 18 dei quali solo sei risiedono nella provincia picena. Rispetto al giorno precedente c’è stato solo un caso di contagio. Stando ai dati in Area vasta 5, dunque, il fattore R relativo al contagio è pressochè vicino allo zero e ciò riporta d’attualità il dibattito sulla necessità quanto prima di ripristinare i servizi nel nosocomio sambenedettese.
Gli oncologici 
Se non ci sarà la temuta ripresa del numero dei contagi ed entrerà in funzione il Covid Hospital di Civitanova che, il Madonna del Soccorso può benissimo riaprire almeno gli ambulatori con percorsi diversificati e messi in sicurezza. Ci sono ad esempio i malati oncologici che dall’inizio dell’emergenza Coronavirus non hanno più potuto prenotare una visita di controllo. E purtroppo parliamo di migliaia di malati in tutta la provincia. 
I privati
Anche perchè nel frattempo, (qualcuno lo ha già fattoprima) da domani potranno riaprire anche gli ambulatori privati e quindi si giunge al paradosso che questi ultimi funzioneranno e potranno garantire le prestazioni mentre il pubblico, se la visita non è urgente, purtroppo no. E sotto il profilo degli introiti dell’attività intrmoenia, l’Area vasta rischia di essere penalizzata rispetto al settore privato. 
Il concorso
Intanto la direzione generale dell’Area vasta 5 ha reso noti i sette candidati al concorso per il primariato di medicina trasfusionale. Sono: Buonanno Maria Cristina, Canzian Antonio, Corinaldesi Maria Paola, Furlò Giuseppe Reggio, Piergallini Annita, Silvestri Anna Rita e Zucca Gianfranco. Pubblicata infine la graduatoria per l’assunzione a tempo determinato di collaboratori professionali sanitari, tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare.

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