I contagi volano ma i sindaci la spuntano: gli ospedali non saranno Covid, restano i reparti

Ascoli, i contagi volano ma i sindaci la spuntano: gli ospedali non saranno Covid, restano i reparti
Ascoli, i contagi volano ma i sindaci la spuntano: gli ospedali non saranno Covid, restano i reparti
di Alessandra Clementi
4 Minuti di Lettura
Sabato 14 Novembre 2020, 05:40

ASCOLI - A oggi si contano 35 ricoverati per il Covid al Mazzoni e 53 al Madonna del Soccorso, di questi 53 pazienti 12 sono ricoverati in terapia intensiva, 9 in sub intensiva, 32 in Geriatria mentre il reparto Medicina si appresta ad aumentare i suoi posti letto da 12 a 30. Ben 30 posti sono pronti alla Rsa di Ripatransone per accogliere nuovi casi Covid.

Numeri che sono stati illustrati dal direttore dell’Area vasta 5 Cesare Milani al sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti (e l’altra sera al sindaco Marco Fioravanti) in un incontro avuto proprio per fare il punto sulla situazione dei ricoveri nel Piceno. In questo modo per il momento non si prevedono chiusure o riconversioni per i due nosocomi.

Le riconversioni

«È passata la mia linea – afferma il primo cittadino Piunti – il Madonna del Soccorso non sarà Covid hospital e manterrà tutti i reparti così come rimarranno aperti e accessibili tutti gli ambulatori».

Sventato il rischio anche di una chiusura di Oncologia che rimarrà al secondo piano anche se con una diversa dislocazione, un servizio molto importante che non subirà modifiche mentre in un primo momento era stato ipotizzato un trasferimento presso l’Hospice al quinto piano. Anche per il Centro trasfusionale non ci sarà alcuna chiusura o trasferimento al di fuori del Madonna del Soccorso, ma sarà organizzato presso la sala di formazione al piano zero e verrà recuperata un’altra sala da destinare alle visite a cui si devono sottoporre i donatori prima del prelievo. 

I pazienti trasferiti

Proprio in merito alla Medicina che è stata emanata una circolare interna all’Area vasta dove viene stabilito che fino a domani i ricoveri urgenti provenienti dal Pronto soccorso di San Benedetto e destinati al dipartimento Chirurgico verranno effettuati presso il Mazzoni di Ascoli. Mentre non c’è un termine per i ricoveri che verranno effettuati dal Pronto soccorso di San Benedetto e destinati al reparto Medicina di Ascoli. Quindi i pazienti prima sottoposti a tampone presso il Pronto soccorso sambenedettese e, a seguito di esito negativo, verranno trasferiti alla Medicina di Ascoli. Infine fino a nuova comunicazione per i ricoveri urgenti sempre provenienti dal Pronto soccorso della Riviera ci saranno tre giorni di ricovero presso la Medicina del Mazzoni per poi tornare sulla costa. Rimane la disponibilità delle cliniche private e già il presidente Simone Ferraioli ha garantito 6 posti letto al giorno di cui 4 presso Villa Anna e 2 all’ex Stella Maris. Intanto l’associazione Orgoglio Civico a fronte dell’emergenza posti letto invita la Regione Marche a mettere in campo strutture territoriali, cure domiciliari e creazioni di strutture emergenziali anche attraverso il coinvolgimento di forze militari.

I contagi

Nel frattempo non si fermano i decessi. Ieri sono deceduti due anziani: un ascolano di 92 anni alla Rsa di Campofilone e un sambenedettese di 75 anni. È morto anche un ospite dell’istituto Bergalucci di Offida che due giorni fa si era aggravato. Sono 76 i nuovi contagi e 2574 i cittadini della provincia in isolamento domiciliare. A seguito dell’introduzione della zona arancione è stato annullato il mercatino antiquario. E proprio sul numero dei contagi il Pd vuole vederci chiaro. «Il sistema sanitario piceno – afferma Angelo Procaccini, segretario dell’Unione comunale – è da giorni a rischio collasso, i numeri del contagio impressionano in maniera significativa e questo non può che essere il risultato della mancata divisione dei due ospedali della provincia in “pulito” e “sporco” come previsto dal piano pandemico». «Ci preoccupa il fatto che dallo scorso ottobre sia venuta meno la trasparenza sui dati giornalieri che veniva fornita dall’AV5 - sottolinea Procaccini - Tale trasparenza, oltre ad essere un diritto dei cittadini, si rende necessaria dal momento che la raccolta, l’elaborazione e la pubblicazione dei dati sono tra i fattori determinanti delle scelte del Governo nelle prossime settimane rispetto a un eventuale irrigidimento dei provvedimenti anti contagio». «Come Partito democratico– conclude - siamo disposti ad affiancare il sindaco, al di là delle appartenenze politiche locali e regionali, nel mettere in campo tutto il proprio peso politico affinché i cittadini di Ascoli abbiano quotidianamente contezza della situazione sanitaria e vengano messi nelle condizioni di affrontare al meglio qualsiasi scenario futuro. Per questo crediamo importante prevedere lo stanziamento di ulteriori fondi straordinari regionali per le categorie maggiormente colpite dalla fase di emergenza, che vadano a sommarsi alle cifre importanti già previste dal governo nei decreti Ristoro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA