I contagi Covid corrono, i sindaci promettono più controlli ma non chiudono. E il mercatino antiquario si farà

Ascoli, i contaggi Covid corrono, i sindaci promettono più controlli ma non chiudono. E il mercatino antiquario si farà
Ascoli, i contaggi Covid corrono, i sindaci promettono più controlli ma non chiudono. E il mercatino antiquario si farà
di Cristiano Pietropaolo
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Giovedì 12 Novembre 2020, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 09:57

ASCOLI - Nel Piceno quasi 2700 persone sono contagiate dal Covid, più di un terzo solo ad Ascoli ma per il momento non ci sarà alcuna ordinanza sindacale contenente misure restrittive. Solo maggiori controlli sul rispetto dei distanziamenti fisici.

È la posizione dei due principali sindaci della provincia. «Ne discuterò con il prefetto Stentella in occasione del comitato per l’ordine e la sicurezza. Non escludo chiusure di piazze e via ma solo sulla base del report. Sicuramente nel prossimo fine settimana intensificherò i controlli sia per quanto riguarda gli assembramenti che le chiusure dei ristoranti.

Da buon difensore so che è importante far sentire all’avversario subito i tacchetti» sottolinea il primo cittadino sambenedettese Pasqualino Piunti. «Non vogliamo fermare le attività economiche della città ma bisogna anche tutelare la salute pubblica» va a ruota Marco Fioravanti, primo cittadino delle Cento Torri che ribadisce la volontà di un giro di vite sugli assembramenti nelle piazze e vie del centro come è avvenuto nei giorni scorsi.

Il mercatino antiquario

Palazzo Arengo però non teme che possano verificarsi assembramenti al mercatino antiquario che si tiene ogni terza settimana del mese. «Ma di gente ne viene poca e ne verrà ancora meno visto che le regioni confinanti con la nostra sono già chiuse, come l’Abruzzo» spiega l’organizzatore dei mercatini antiquari Gianni Brandozzi - La folla intorno ai banchi non c’è mai stata, abbiamo messo un distanziatore e non ci sono mai più di uno o due persone alla volta e il rischio non c’è».

Ma la polemiche sull’opportunità di svolgerlo restano. « Noi siamo legati al mercato ambualnte del mattino che si svolge due volte a settimana e se sospendono loro, ci fermiamo anche noi. Il nostro resta il più sicuro di tutti ed è un appuntamento specifico per gli appassionati. Da noi il contagio non c’è mai stato» dice Brandozzi. « Organizziamo anche altre iniziative collaterali per valorizzare la nostra città e tutti rimangono sbalorditi andando a conoscere aspetti della città spesso sconosciuti ai più. In questi incontri non ci sono folle ma poche persone con mascherine e distanziate. A San Benedetto, all’Antico e le Palme, un tempo c’erano anche trentamila persone» conclude Brandozzi. Il sindaco Marco Fioravanti aggiunge: « Il mercatino antiquario è permesso e si può svolgere con tutte le norme previste. Pensiamo di fare qualche evento nel primo semestre 2021 per cercare di ripartire, se si potrà fare». Anche l’assessore al commercio Nico Stallone spiega la situazione. « La vicinanza ai commercianti e agli ambulanti c’è sempre, ma serviva un’attenzione particolare con il nuovo Dpcm o a quello che si prevederà. Sulla fiera c’è un mese intero di lavoro dietro per fare qualcosa che poteva rivelarsi infruttuoso» dice .« Un mercatino antiquario è già una situazione più ristretta mentre la fiera è un’altra cosa. Avevamo la stessa titubanza per la Notte Bianca, risolvendo con eventi limitati. Penso che sia importante, in questo momento, trovare il gusto di andare a comprare nei negozi ascolani e aiutare i nostri concittadini che si trovano in difficoltà» dice Stallone.

L’attacco

Non la pensa allo stesso modo Francesco Ameli, capogruppo del Pd in consiglio comunale. «In una città dove ci sono mille contagi e dove viene annullata la Fiera di Natale, svolgere il mercatino dell’Antiquariato sembra davvero un controsenso. L’Amministrazione si deve assumere le responsabilità e non limitarsi a dare riferimenti ad azioni per non decidere. Bisogna fare delle scelte e se si continua così, Ascoli si avvicina sempre più alla chiusura».

L’escursionista denunciato

Rimanendo in tema di controlli, invece, la polizia ha denunciato il 41enne ascolano che durante un’arrampicata alle cave di Colle San Marco è precipitato dalla parete rocciosa causandosi la frattura di un arto. Il malcapitato nel frangente dei soccorsi ha dichiarato anche di essere positivo al Covid pertanto i soccorritori hanno messo in atto tutte quelle procedure per loa loro salvaguardia. Infatti al momento dell’arrivo al Pronto Soccorso si è scoperta che la positività dell’individuo era stata diagnosticata sin dal 27 ottobre con elevata carica. A seguito di tale comportamento la divisione anticrimine della Questura lo ha denunciato in relazione al testo unico delle leggi Sanitarie che prevede l’arresto da 3 a 18 mesi con l’ammenda da 500 a 5mila euro.

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