Proteste contro Dpcm Covid: la Questura non autorizza il corteo dei commercianti

Proteste contro Dpcm Covid: la Questura non autorizza il corteo dei commercianti
Proteste contro Dpcm Covid: la Questura non autorizza il corteo dei commercianti
di Luca Marcolini
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Sabato 31 Ottobre 2020, 03:40

ASCOLI - La manifestazione di protesta per ora non ci sarà. L’ipotesi di un corteo in città nella giornata di domani, sviluppata dagli operatori del food e di altri settori che giovedì pomeriggio si sono confrontati al Centro sportivo Tofare anche con il sindaco Fioravanti e l’assessore Stallone (per valutare possibili proposte per aiutare gli operatori penalizzati) è stata stoppata dalla Questura che, confrontandosi con i promotori, ha ricordato quali siano le attuali normative anti Covid vigenti e il divieto di manifestazioni che non siano statiche.

Un confronto in Questura arrivato dopo che la manifestazione era stata pubblicizzata da qualcuno facendo riferimento ad un corteo in città per domani alle 18,30. 

Il rinvio

I promotori dell’iniziativa hanno con senso di responsabilità deciso, quindi, di rinviare l’iniziativa (considerando anche la coincidenza con le festività del 1° novembre) e di tornare a riunirsi mercoledì prossimo per individuare una nuova data, garantendo il rispetto di tutte le normative.

Nel frattempo, è stato concordato l’invio all’Arengo – dopo i ringraziamenti al sindaco e all’assessore Stallone per l’attivazione del bonus da 500 euro, del raddoppio del suolo pubblico e degli altri interventi su misure fiscali - un elenco di possibili proposte da attivare: dallo spegnimento temporaneo dei varchi a possibili posticipi e stop agli aumenti per le bollette, ad una eventuale riduzione Tari, allo sblocco dei dehors e al potenziamento del trasporto pubblico. Oltre ad un’azione di sensibilizzazione del governo – come annunciato anche dal sindaco – per chiedere modifiche al decreto. 

Le richieste

«Il centro sportivo piceno – sostengono i promotori dell’iniziativa alle Tofare - si è proposto come punto di incontro tra le attività maggiormente colpite dagli effetti del decreto, per un confronto diretto. La riunione, del tutto spontanea, libera e priva di colore politico, aveva lo scopo di sensibilizzare le istituzioni locali e regionali per coordinarsi sull’organizzazione di manifestazioni concordate con le autorità locali e di pubblica sicurezza, come sta accadendo in tutta Italia. Niente da contestare. Ma, come ci insegna la Costituzione stessa, i cittadini hanno il diritto di riunirsi e associarsi liberamente». «Ringraziamo il sindaco Fioravanti, l’assessore Stallone, il consigliere Antonini e il consigliere comunale Stipa – sottolinea Giuseppe Fratini del Centro sportivo piceno - per la vicinanza e la sensibilità dimostrata. Durante il confronto sono emerse delle proposte: innanzitutto, al fine di agevolare la frequentazione delle attività del centro storico e facilitare la mobilità degli anziani, la sospensione temporanea dei varchi». Un’altra richiesta riguarda «il potenziamento del trasporto pubblico e scolastico con l’ausilio dei mezzi di aziende private locali». Sulla questione tasse e contributi, si chiede «un posticipo del pagamento delle bollette della Ciip per tutte le attività nel periodo post-Covid, con una rateizzazione». Chiesto anche il «blocco degli aumenti delle tariffe di tutte le società compartecipate dal Comune e una riduzione della Tari vista la riduzione degli orari». Infine, la richiesta di sblocco dei dehors a cui l’Arengo sta già lavorando da diverse settimane. 

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