Ascoli, tutti fuori: isole commerciali in centro per mettere il turbo alla ripartenza

Ascoli, tutti fuori: isole commerciali in centro per mettere il trubo alla ripartenza
Ascoli, tutti fuori: isole commerciali in centro per mettere il trubo alla ripartenza
di Luca Marcolini
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Sabato 16 Maggio 2020, 11:47

ASCOLI - Tutti fuori, ma rispettando le regole: da lunedì bar, ristoranti, negozi e altre attività potranno presentare la richiesta per uscire, nel rispetto delle prescrizioni, lungo vie e piazze. Spazi pubblici raddoppiati e concessi gratuitamente, dall’Arengo, sin dall’avvio della ripartenza, con la possibilità anche di creare una sorta di isole commerciali - che vengono definite come percorsi esperienziali e interaziendali - che potranno integrare il settore food con le altre tipologie, come ad esempio l’abbigliamento, creando spazi misti. 

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Il sì della giunta comunale, arrivato ieri apre, dunque, le porte al commercio “open space” per l’emergenza Coronavirus. Un provvedimento innovativo, quello messo a punto dal sindaco di Ascoli Fioravanti insieme all’assessore al commercio Stallone e al vicesindaco con delega a traffico e arredo urbano Silvestri oltre all’intero esecutivo, che prevede la concessione di suolo pubblico gratuito a tutte le tipologie di attività che lo richiederanno. 
 
Le piazze principali, ovvero piazza del Popolo, piazza Arringo e piazza Ventidio Basso verranno tutelate, considerando che non potrà essere occupata dalle attività più della metà dello spazio complessivo. Inoltre, il discorso include - proprio per lasciare spazio a tavolini, arredi e merce - la riattivazione dei varchi impedendo quindi il transito delle auto nelle Ztl. LA SCELTA «Una scelta che abbiamo voluto compiere – sottolinea il sindaco Fioravanti - per dare una risposta concreta e tempestiva alle esigenze manifestate dalle attività cittadine e dai lavoratori ascolani in una situazione di emergenza straordinaria. Per questo abbiamo approvato delle linee guida che permetteranno una riorganizzazione degli spazi pubblici a disposizione delle attività. Inoltre – per combattere le lungaggini burocratiche abbiamo adottato la procedura del silenzio assenso dopo 15 giorni dalla richiesta». «Si tratta di una misura straordinaria – aggiungono Silvestri e Stallone - che rappresenta l’anticipazione di un più articolato e complesso Piano di Azione finalizzato al rilancio del tessuto produttivo locale nel rispetto dei principi di sicurezza, del codice della strada e delle normative in materia igienico-sanitaria». Nello specifico, l’amministrazione concederà gratuitamente, a tutte le attività che presenteranno richiesta, uno spazio pubblico raddoppiato rispetto a quello finora autorizzato (sulla base di specifici parametri regolamentari). 

Spazio che sarà gratuito, essendo la Tosap azzerata per tutto il 2020. All’esterno sarà consentito l’utilizzo di banchi mobili ed elementi leggeri di arredo per l’esposizione delle merci, la vendita per asporto e la somministrazione di alimenti e bevande e lo stazionamento della clientela. Gli elementi di arredo dovranno essere consoni al contesto urbano e disallestiti e ricollocati all’interno delle stesse attività nei periodi ed orari di chiusura. L’occupazione di suolo pubblico non dovrà in nessun caso interferire con un’attività contigua. Nelle vie e nelle piazze dovrà sempre essere garantito lo spazio minimo per il passaggio di persone e mezzi di soccorso, per almeno 4 metri lineari. Come detto, piazza Arringo, piazza del Popolo e piazza Ventidio Basso non potranno essere occupate per oltre la metà della superficie totale. 

Ulteriore disposizione è quella che riguarda il discorso del vicinato, ovvero la possibilità, per le attività del food e dell’artigianato - di sfruttare anche spazi vicini fino a 100 metri di distanza dai locali dell’attività.

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