Due morti e più di duemila positivi: niente "zona rossa" ma arrivano i Covid Hotel

Ascoli, due morti e più di duemila positivi: niente "zona rossa" ma arrivano i Covid Hotel
Ascoli, due morti e più di duemila positivi: niente "zona rossa" ma arrivano i Covid Hotel
di Alessandra Clementi
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Venerdì 6 Novembre 2020, 05:15

ASCOLI - Due morti (anziani di 75 e 79 anni di San Benedetto) infranto il muro dei duemila attualmente positivi nella provincia fra cui anche un medico e una infermiera del pronto soccorso di San Benedetto.

Ieri in consiglio comunale il consigliere del Partito democratico, Francesco Ameli, ha chiesto al sindaco Fioravanti di dire la verità sulla reale situazione interrogando se non fosse il caso di attivare una zona rossa cittadina. Fioravanti ha replicato che non esistono i requisiti e che non intende dare numeri per non creare «inutile allarmismo». 


Gli alberghi sanitari

Con migliaia di persone in isolamento domiciliare Fioravanti ha annunciato però l’intenzione di utilizzare le strutture ricettive per accogliere operatori sanitari e agenti delle forze dell’ordine con familiari positivi che quindi rischiano di infettarsi rimanendo a casa.

Ha invece già deciso il sindaco di San Benedetto, Pasqualino Piunti. I soggetti risultati positivi al Covid 19 verranno ospitati negli hotel della Riviera, mentre per i malati ci si sta organizzando con le cliniche private. Predisposto l’accordo quadro della Regione e ora il Comune provvederà a emanare una manifestazione di interesse per intercettare gli alberghi che metteranno a disposizione le proprie strutture. Già tre strutture hanno dato la loro disponibilità. Intanto un medico e un’infermiera del Pronto soccorso di San Benedetto sono risultati positivi. 

Gli hotel

Il presidente della giunta regionale Acquaroli, sulla base del documento predisposto dalla Protezione civile, ha approvato l’accordo quadro finalizzato ad assicurare accoglienza a persone che necessitano di isolamento fiduciario e di sorveglianza sanitaria, al di fuori del proprio contesto abitativo e risultate positive al Covis 19. Atto che è stato inviato a Confesercenti, Confcommercio e Federalberghi. A questo punto verranno sottoscritti singoli contratti con gli operatori economici in collaborazione con l’Asur. Le Regioni e le Province potranno così stipulare contratti di locazione con strutture alberghiere o altri immobili aventi le stesse caratteristiche di idoneità fino al prossimo 31 dicembre. Le aziende sanitarie poi si occuperanno, tramite i distretti, a implementare le attività di assistenza domiciliare integrata per i pazienti in isolamento garantendo un adeguato supporto sanitario e di monitoraggio oltre al sostegno con attività logistiche di ristorazione e servizi essenziali. La dirigente del servizio sanità della Regione Marche ha chiesto di intervenire con sollecitudine considerato che per attivare tale misura si stima una spesa proporzionale al numero delle camere da contrattualizzare e che nell’ipotesi di due strutture alberghiere per provincia (n. 10 su tutta la Regione), con circa 20 camere per struttura (totale 200 camere), ipotizzando una spesa di circa 60 euro a più Iva per camera (stanza più gestione) e quindi una spesa di 13.200 euro al giorno circa 396mila euro al mese. Tale spesa mensile moltiplicata per i mesi di dicembre e gennaio – poiché il mese di novembre sarà dedicato all’attivazione dei contratti, il totale stimato ammonta a circa 792mila euro su base regionale. Il direttore dell’Aesa vasta 5 Cesare Milani, intervenendo nella commissione sanità, svoltasi ieri pomeriggio ha annunciato che a breve verranno investite anche le cliniche private per ospitare i malati Covid (Stella Maris?). 

Le cliniche private

Sul fronte dei numeri ieri i ricoverati Covid in provincia erano 69, sul fronte sambenedettese 11 in terapia intensiva, 25 ordinari e 8 in semi intensiva, a fronte di 76 posti letto. «A breve- ha spiegato Milani - metteremo a disposizione la Rsa di Ripatransone, mentre stiamo trattando con alcuni titolari delle cliniche private. Ci sono parecchi positivi tra il personale dell’ospedale ma in questa situazione mi sembra normale». Intanto però Il dottor Nicola Baiocchi ha annunciato una denuncia penale da parte di medici e infermieri per gli 8 posti letto che erano destinati al filtraggio Covid diventati sub intensiva ma nessuno di questi posti letto sarebbero a pressione negativa e questo andrebbe ad aumentare il contagio. Il Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso infine intende organizzare al più presto un sit in di pacifica protesta, compatibilmente con l’andamento delle condizioni sanitarie e delle norme di sicurezza, nelle immediate vicinanze dell’ospedale.

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