ASCOLI Due cinesi senza permesso di soggiorno sono stati sorpresi dai militari della Guardia di finanza di Ascoli mentre stavano lavorando in una azienda tessile della Vallata del Tronto. Nell’ambito dei controlli che le Fiamme gialle stanno effettuando per verificare il rispetto delle norme introdotte per contrastare l’emergenza coronavirus e quindi la legittimazione alla continuità dell’attività e sull’osservanza delle chiusure degli esercizi commerciali, i militari avevano notato la presenza all’interno dello stabilimento la presenza di lavoratori.
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Constatato che l’azienda faceva parte di quelle autorizzate a poter svolgere la propria attività, al momento di identificare i lavoratori è emerso che due lavoratori extracomunitari non avevano i documenti in regola. I successivi accertamenti hanno permesso di acclarare che le due persone erano illegalmente presenti sul territorio nazionale e pertanto è scaturita l’emissione, da parte del prefetto Stentella, dei decreti di espulsione per entrambi i clandestini.
Ma l’emergenza sanitaria non ha consentito il rimpatrio immediato per i due cinesi e di conseguenza, in attesa dell’esecuzione del provvedimento, il questore ha proceduto a ritirare loro il passaporto è ha disposto per i due l’obbligo di firma.
La denuncia
Ascoli, clandestini al lavoro nell'azienda tessile rimasta aperta: scatta il blitz della Finanza

di Luigi Miozzi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 29 Aprile 2020, 10:17
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