La città ha fame di case popolari: «Caccia ai furbetti per aiutare i più deboli»

Ascoli, la città ha fame di case popolari: «Caccia ai furbetti per aiutare i più deboli»
Ascoli, la città ha fame di case popolari: «Caccia ai furbetti per aiutare i più deboli»
di Luca Marcolini
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Martedì 5 Gennaio 2021, 05:10

ASCOLI - Mai come adesso, a Palazzo Arengo, l’imperativo è tamponare l’emergenza casa. E per raggiungere l’obiettivo, con il campanello d’allarme delle 377 richieste di alloggi popolari appena pervenute per formare la nuova graduatoria (rispetto alle 256 dell’anno precedente), si spingerà sull’acceleratore anche sul fronte delle procedure attivate contro i furbetti che hanno ancora una casa popolare pur non avendone più diritto.

Il 2021, dunque, sarà l’anno in cui l’amministrazione comunale (in stretta collaborazione con l’Ente regionale per l’abitazione pubblica) cercherà di portare a conclusione i procedimenti di decadenza avviati nel 2020 per togliere la casa a coloro che non ne hanno più diritto.

I diritti infranti

Tra questi c’è chi non vive più nell’appartamento e lo lascia utilizzare abusivamente da altre persone oppure lo tiene chiuso e inutilizzato mentre, nel frattempo, si allunga la fila delle famiglie in attesa.

I prossimi mesi, dunque, saranno decisivi per andare a recuperare gradualmente tutti quegli alloggi popolari (almeno qualche decina) che sono attualmente assegnati a chi non ha più i requisiti. Tutto questo mentre, oltre all’avvio del cantiere per completare 54 nuovi appartamenti a canoni agevolati a Pennile di sotto e allo sblocco dell’iter per altri 27 a Monticelli, l’Arengo - su indicazione del sindaco Marco Fioravanti e dell’assessore alle politiche sociali Massimilaino Brugni - si accinge a sbloccare (a fine febbraio) l’erogazione dei contributi sugli affitti a 290 famiglie a basso reddito e ad altri 33 nuclei familiari in difficoltà economiche per gli effetti del Covid.

Controlli e sopralluoghi

Con l’avvio del nuovo anno, proprio a fronte della crescente emergenza casa, l’Arengo ha programmato di portare a conclusione, fino ad arrivare alle procedure di sfratto in collaborazione con l’Erap, tutti i procedimenti di decadenza avviati attraverso l’ufficio comunale per le politiche abitative proprio nell’anno appena terminato. Si tratta di diversi casi sospetti che, dopo una fase di controlli e sopralluoghi, sfoceranno in un sollecito a diverse famiglie per liberare gli appartamenti a loro assegnati non avendone più diritto. Tra le situazioni affiorate, soprattutto a seguito di segnalazioni, ci sono quelle di persone che magari vivono a casa di familiari, lasciando vuoto l’alloggio popolare loro assegnato. Oppure c’è chi ha avuto in assegnazione una casa popolare ma ora risulta residente fuori provincia. Molto spesso, sono proprio i controlli sui consumi per le utenze ad incastrare il furbetto di turno. In realtà, tutto il discorso dei controlli è molto complesso se si considera che il patrimonio immobiliare dell’Erap è di circa 960 alloggi popolari solo ad Ascoli e quasi 2000 in provincia. Mentre una specifica commissione comunale lavora alla formazione della nuova graduatoria per l’assegnazione di case popolari, con 377 domande pervenute, il sindaco Fioravanti e l’assessore Brugni cercano di accelerare i tempi per l’erogazione (verso fine febbraio) dei contributi sugli affitti alle famiglie a basso reddito o con difficoltà economiche causate dal Covid. «Grazie ad una maggiore compartecipazione dell’amministrazione comunale al fianco dei contributi regionali, – spiega Brugni – stavolta riusciremo ad erogare oltre 400mila euro alle 290 famiglie sotto una certa fascia di reddito che hanno presentato la richiesta. A ciò si aggiungerà il sostegno ad altre 33 famiglie con contributi per le famiglie che hanno avuto difficoltà per l’emergenza Covid, per ulteriori 26 mila euro totali. Inoltre, sono stati assegnati 25 mila euro di contributo regionale a famiglia ad un totale di 16 famiglie per l’acquisto della prima casa».

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