Ascoli, cari in Abruzzo, modello San Marino per poter abbracciare i congiunti oltre il Tronto

Ascoli, cari in Abruzzo, modello San Marino per poter abbracciare i congiunti oltre il Tronto
Ascoli, cari in Abruzzo, modello San Marino per poter abbracciare i congiunti oltre il Tronto
di Cristiano Pietropaolo
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Mercoledì 6 Maggio 2020, 06:25

ASCOLI - Tra le direttive governative in merito al contenimento del coronavirus c’è l’impossibilità di potersi spostare in un’altra regione per incontrare i propri congiunti. Infatti gli spostamenti sono consentiti solo per motivi di salute o di lavoro. Una norma che in molti sperano possa essere modificata e aspettano segnali dal governo.

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Attualmente, infatti, è impossibile per un abitante di San Benedetto recarsi a Martinsicuro o per uno di Maltignano andare a Sant’Egidio alla Vibrata, comuni distanti solo una manciata di chilometri mentre un pesarese può venire tranquillamente ad Ascoli. È contrario alla norma del governo anche Cesare Mirabelli, ex presidente della Corte Costituzionale. Un paradosso che ha spinto l’Anci, tramite il sindaco di Force, Augusto Curti, a chiedere gli interventi dei governatori di Marche e Abruzzo, Ceriscioli e Marsilio. Esiste un precedente ed è l’ordinanza di Ceriscioli per San Marino, territorio assimilato alle Marche per gli spostamenti in ambito regionale. 
 
« In molti sono venuti a richiederci informazioni, visto che tantissimi hanno i parenti che vivono solo a pochi passi da qui, come a Martinsicuro o Colonnella, ma che non possono ancora incontrare» aggiunge il sindaco di Monteprandone Sergio Loggi, « Nel nostro stesso comune ci sono tantissimi abruzzesi che hanno i genitori che risiedono a Martinsicuro; ci dividono soltanto quei pochi metri ma che, purtroppo non si possono superare. La nostra speranza è che qualcosa cambi nelle prossime settimane. Molti sono tornati a lavorare e non sanno a chi affidare i loro figli» spiega Loggi, « I nonni sono solo a pochi metri da casa, ma non si possono incontrare. E’ paradossale che possiamo andare a Pesaro ma non a Colonnella». «Per fortuna al momento non ci sono grandi richieste per poter andare a trovare i parenti nel confinante Abruzzo» dice il sindaco di Castel di Lama Mauro Bochicchio. «Penso che questa norma sia stata definita perché ogni Regione ha un sistema sanitario differente e, in questa particolare situazione, sarebbe più difficile controllare l’evolversi del contagio» dice Bochicchio. «Questo problema non sarebbe così complesso se il sistema delle informazioni fosse unico in tutta Italia: in questo caso si potrebbe avere una situazione sicuramente diversa, ma purtroppo questa regola vale per tutti, non ci sono corsie preferenziali conclude» il primo cittadino di Castel di Lama. 
Il turismo
«Alcuni concittadini hanno i parenti nel vicino Abruzzo e sono venuti a chiedere informazioni per risolvere questo problema» dice il primo cittadino Massimo Narcisi. «A loro abbiamo soltanto detto che bisogna avere pazienza perché il provvedimento governativo potrebbe subire delle modifiche e anche noi siamo in attesa di saperne di più. Non conosciamo la ratio di questa decisione ma, probabilmente si è passati dalla maggiore considerazione del confine regionale con quello comunale» aggiunge Narcisi. «Credo che i prossimi provvedimenti verranno applicati anche per incentivare il turismo estivo, visto che sarà un settore che dovrà essere fortemente tutelato».

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