ASCOLI - Tra le direttive governative in merito al contenimento del coronavirus c’è l’impossibilità di potersi spostare in un’altra regione per incontrare i propri congiunti. Infatti gli spostamenti sono consentiti solo per motivi di salute o di lavoro. Una norma che in molti sperano possa essere modificata e aspettano segnali dal governo.
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Attualmente, infatti, è impossibile per un abitante di San Benedetto recarsi a Martinsicuro o per uno di Maltignano andare a Sant’Egidio alla Vibrata, comuni distanti solo una manciata di chilometri mentre un pesarese può venire tranquillamente ad Ascoli. È contrario alla norma del governo anche Cesare Mirabelli, ex presidente della Corte Costituzionale. Un paradosso che ha spinto l’Anci, tramite il sindaco di Force, Augusto Curti, a chiedere gli interventi dei governatori di Marche e Abruzzo, Ceriscioli e Marsilio. Esiste un precedente ed è l’ordinanza di Ceriscioli per San Marino, territorio assimilato alle Marche per gli spostamenti in ambito regionale.
Il turismo
«Alcuni concittadini hanno i parenti nel vicino Abruzzo e sono venuti a chiedere informazioni per risolvere questo problema» dice il primo cittadino Massimo Narcisi. «A loro abbiamo soltanto detto che bisogna avere pazienza perché il provvedimento governativo potrebbe subire delle modifiche e anche noi siamo in attesa di saperne di più. Non conosciamo la ratio di questa decisione ma, probabilmente si è passati dalla maggiore considerazione del confine regionale con quello comunale» aggiunge Narcisi. «Credo che i prossimi provvedimenti verranno applicati anche per incentivare il turismo estivo, visto che sarà un settore che dovrà essere fortemente tutelato».
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