Scatta la corsa al bonus Covid da 500 euro per le partite Iva. Ecco come ottenerlo

Scatta la corsa al bonus Covid da 500 euro per le partite Iva. Ecco come ottenerlo
Scatta la corsa al bonus Covid da 500 euro per le partite Iva. Ecco come ottenerlo
di Luca Marcolini
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Sabato 7 Novembre 2020, 09:49

ASCOLI - Scatta la corsa ai bonus da 500 euro che l’Arengo erogherà alle partite Iva di diversi settori danneggiate dall’effetto Coronavirus.

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Dopo l’annuncio del sindaco Marco Fioravanti e l’approvazione della delibera di giunta, presentata dall’assessore al bilancio Dario Corradetti, che ha disposto lo stanziamento di 390mila euro a sostegno delle attività cittadine in difficoltà, ieri è stato pubblicato l’avviso per la presentazione delle domande che prevede, per la partecipazione, parametri settoriali e requisiti ben precisi e che fissa alla mezzanotte del 21 novembre il termine ultimo per la presentazione delle richieste.

I requisiti

Requisito essenziale sarà l’esercizio dell’attività sul territorio comunale.

Inoltre, i potenziali beneficiari non devono aver lavorato, durante il periodo di chiusura obbligatoria per il lockdown, in smart working o in base ad autorizzazioni della Prefettura. Con la somma a disposizione si potranno soddisfare circa 800 partite Iva danneggiate dall’impatto del virus. «Siamo ben consapevoli che non si tratterà di una misura risolutiva, - commenta il sindaco - ma il grande sforzo fatto dal Comune per reperire queste risorse dimostra ancora una volta la grande vicinanza a tutte le attività ascolane». 

Le domande 

Le domande di ammissione al contributo dovranno essere trasmesse entro le ore 24 del 21 novembre utilizzando la modulistica scaricabile sul sito del Comune. La domanda dovrà essere trasmessa all’Arengo solo per posta elettronica certificata (pec) all’indirizzo comune.ascolipiceno@actaliscertymail.it. Le domande dovranno essere sottoscritte dal legale rappresentante con firma digitale (è consentita la delega ad un professionista o ad un’associazione di categoria per la sottoscrizione l’invio). Potrà essere presentata una sola domanda per ogni attività. Possono presentare domanda di contributo le imprese individuali, le società (di persone, di capitali, cooperative), i consorzi e le società consortili che al momento dell’entrata in vigore del decreto del premier Conte dell’11 marzo scorso svolgevano attività regolarmente autorizzata. Le domande di contributo vengono istruite in base all’ordine cronologico di acquisizione al protocollo del Comune e l’attività istruttoria dovrà concludersi entro 20 giorni dal ricevimento della domanda. Il procedimento istruttorio delle domande si concluderà con determina dirigenziale con la quale, preso atto dell’ammissione ovvero della non ammissione per carenza dei requisiti formali, si procederà alla erogazione del contributo. L’elenco dei soggetti che verranno ammessi a contributo sarà pubblicato sul sito del Comune. 

I controlli 

Il Comune, anche dopo l’approvazione dell’elenco delle domande ammesse, potrà effettuare controlli per verificare la veridicità delle dichiarazioni e la sussistenza dei requisiti per ottenere i contributi. L’ente procederà alla revoca dei contributi qualora accerti che non sussistano le condizioni previste dall’avviso. Col provvedimento di revoca si procederà al recupero dei contributi concessi, fatte salve le conseguenze penali in caso di dichiarazioni mendaci. 

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