Ascoli, l'Asur bypassa i medici di base: test sierologici ai docenti direttamente a scuola

Ascoli, l'Asur bypassa i medici di base: test sierologici ai docenti direttamente a scuola
Ascoli, l'Asur bypassa i medici di base: test sierologici ai docenti direttamente a scuola
di Luigi Miozzi
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Giovedì 27 Agosto 2020, 04:10

ASCOLI - Sarà il personale dell’Asur a recarsi nelle scuole per effettuare i prelievi sugli insegnanti che dovranno essere sottoposti ai test sierologici rapidi prima della ripresa delle lezioni del prossimo 14 settembre.

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È stato finalmente sciolto il nodo più complicato dopo che solo una minima parte dei medici di base, una ventina in tutta la provincia, avevano dato la propria disponibilità ad effettuare gli esami sul personale scolastico (docenti e dipendenti amministrativi, tecnici e ausiliaria). Un numero troppo esiguo per poter effettuare i circa 4800 test (2700 ad Ascoli e 2100 a San Benedetto) in tempi brevi per consentire il rientro a scuola in sicurezza. 
 
E così, il direttore generale dell’Area vasta 5, Cesare Milani, in accordo con il direttore dell’ufficio scolastico provinciale, è riuscito a mettere a punto un metodologia che ha consentito di superare l’empasse. La struttura sanitaria provvederà a scrivere ai dirigenti scolastici di ciascun istituto i quali provvederanno a comunicare i nominativi degli insegnanti che dovranno sottoporsi al sierologico e provvederanno ad inserirli in una piattaforma telematica. Quindi, un medico ed un infermiere si presenteranno il giorno e all’ora prestabiliti per effettuare i prelievi. L’intenzione è quella di riuscire ad effettuare i test nel minor tempo possibile al fine di riuscire ad ottenere i risultati a stretto giro. Quindi non verranno coinvolti anche quei pochi medici di base che si sono messi a disposizione e che avrebbero potuto dare un contributo prezioso per accelerare le procedure. Anche perchè, qualora uno dei docenti o del personale Ata dovesse risultare positivo al test sierologico, dovrà essere necessariamente essere sottoposto a tampone per accertare l’eventuale contagio da coronavirus. 
Le misure
Se la positività dovesse essere confermata scatterebbero tutte le misure per il contenimento del virus e scatterebbe anche la quarantena e l’isolamento del professore per almeno due settimane. Fatto questo che, inevitabilmente, si ripercuoterebbe sull’organizzazione scolastica con il dirigente scolastico che per poter garantire la didattica e le ore di lezione potrebbe avere la necessità di nominare l’eventuale supplente. In un clima di totale incertezza che aleggia sul rientro a scuola, l’Area vasta 5 insieme con l’ufficio scolastico provinciale ha messo un punto fermo decisivo. 
Il calendario
A meno di tre settimane dal suono della campanella è stato finalmente trovata una soluzione che possa finalmente risolvere il problema dei test sierologici. Pertanto, sulla scorta di quanto stabilito nel corso dell’ultimo incontro tra il direttore dell’Area vasta 5 Cesare Milani e il responsabile dell’ufficio scolastico provinciale di Ascoli, è immediatamente partita la comunicazione a tutti i presidi. Saranno gli stessi dirigenti scolastici a inserire i nominativi su una apposita piattaforma telematica sulla quale, poi, una volta eseguiti i test, verranno riportati i risultati degli esami di laboratorio effettuati. Una procedura che rende ancor più difficoltoso la ripresa delle lezioni in classe dopo un secondo quadrimestre, come quello dello scorso anno scolastico, trascorso in pieno lockdown in cui le lezioni sono state garantite solo grazie alla didattica a distanza con collegamenti telematici.

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