L'appello dell'Ordine alla regione Marche: «Vaccino Covid anche a odontoiatri e liberi professionisti»

L'appello dell'Ordine alla regione Marche: «Vaccino Covid anche a odontoiatri e liberi professionisti»
L'appello dell'Ordine alla regione Marche: «Vaccino Covid anche a odontoiatri e liberi professionisti»
di Luigi Miozzi
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 30 Dicembre 2020, 10:03 - Ultimo aggiornamento: 10:32

ASCOLI - Un segnale forte e molto significativo sull’importanza e sulla necessità di vaccinarsi contro il Covid arriva dall’Ordine dei medici della provincia di Ascoli. Nel corso dell’ultima riunione del consiglio, presieduto dalla dottoressa Fiorella De Angelis, è stata riaffermata la volontà della quasi totalità dei medici di procedere con le vaccinazioni.

LEGGI ANCHE:

«Soprattutto per quanto riguarda i medici di medicina generale, quelli che svolgono attività ambulatoriali e che, pertanto, sono più stretto contatto con i cittadini - dice la presidente Fiorella De Angelis - Ma a richiedere con forza il vaccino sono anche i medici odontoiatrici.

Le disposizioni previste per questa prima fase sono destinate ai dipendenti e ai medici convenzionati mentre esclude la possibilità di essere inoculati ai liberi professionisti». 

La richiesta

La presidente dell’Ordine dei medici di Ascoli, in accordo con il presidente della commissione albo odontoiatri ha chiesto l’allargamento delle vaccinazioni anche ai liberi professionisti a cominciare proprio dagli odontoiatri la cui esposizione al rischio di eventuali contagi è comunque molto alta. Una richiesta in tal senso è stata anche formalmente inviata all’assessore alla sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini. 

La consegna

Intanto già oggi è previsto l’arrivo dei primi 975 vaccini anti Covid all’Area vasta 5. La direzione sanitaria ha provveduto a predisporre l’impianto refrigente per garantire la conservazione delle fiale ad una temperatura di 80 gradi sotto zero e nelle prossime ore si inizierà con il piano vaccinale riservato in questa prima fase al personale sanitario. Le prime duecento fiale, contenente ciascuna cinque dosi di vaccino, saranno destinate ai dipendenti iniziando proprio da coloro che sono maggiormente a contatti con i malati Covid. I primi a vaccinarsi, pertanto, saranno medici ed infermieri che lavorano al pronto soccorso e nelle rianimazioni tenendo conto anche della loro età. Dopo i primi 15 dipendenti che sono stati scelti per le prime vaccinazioni dimostrativi, il servizio di igiene e sanità pubblica dell’Area vasta 5 stilerà un calendario per l’inoculazione del siero. Sono già numerosi gli operatori sanitari che in questi ultimi giorni si sono iscritti volontariamente nelle liste per richiedere la vaccinazione. Altre fiale, poi, arriveranno nel Piceno con il passare dei giorni poichè dopo ventuno giorni dalla prima iniezione si dovrà procedere con il richiamo. Si attende, inoltre, che nell’arco di pochi giorni, anche altre società farmaceutiche produttrici del vaccino, possano ottenere il via libera dall’autorità sanitarie e poter quindi procedere alla distribuzione sul territorio.

Lo screening

Nel frattempo, proseguirà anche lo screening della popolazione per cercare di individuare i soggetti asintomatici. Dopo Ascoli, dal 2gennaio sarà la volta di San Benedetto dopodichè i test proseguiranno a Grottammare e Monteprandone. Poi, sarà la volta di tutti gli altri comuni che verranno accorpati tra loro per eseguire i tamponi antigenici. Negli ultimi giorni, purtroppo, si è assistito ad un aumento deciso delle ospedalizzazioni, anche nelle terapie intensive facendo tornare a crescere anche la pressione sulle due strutture di Ascoli e San Benedetto. Dieci i ricoverati in terapia intensiva al Madonna del Soccorso mentre 15 le persone nei reparti semi intensivi dei due nosocomi ai quali si aggiungono le 28 persone sistemate nei reparti Covid. È morto per Covid un anziano di 75 anni di San Benedetto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA