Coronavirus, emergenza infermieri negli ospedali del Piceno. L'Area vasta 5 ne vuole assumere una quarantina

Emergenza Covid: nel Piceno mancano infermieri
Emergenza Covid: nel Piceno mancano infermieri
di Luigi Miozzi
3 Minuti di Lettura
Martedì 1 Dicembre 2020, 04:40

ASCOLI - Servono infermieri e servono subito. Per questo motivo l’Area vasta 5 preme sull’acceleratore per individuare nell’arco di pochi giorni il personale necessario ad incrementare l’organico

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per far fronte all’emergenza sanitaria nelle strutture del Piceno. Servono almeno una quarantina di infermieri che consentirà di colmare le carenze nei due ospedali di Ascoli e San Benedetto e di consentire anche l’apertura anche della Rsa di Ripatransone:  si procederà con la selezione tra coloro che avranno manifestato la propria disponibilità e si tratta anche di una importante opportunità anche per coloro che la scorsa settimana si sono laureati in scienze infermieristiche e che ora avranno la possibilità di essere tra coloro che riceveranno un contratto a tempo determinato della durata di un anno.


I dati
Se da una parte il numero dei contagi sembra rallentare con solo sette nuovi casi di positività riscontrati, resta ancora alta la pressione sugli ospedali del Piceno dove i posti a disposizione sono pochissimi. Nelle ultime ventiquattr’ore, da quanto si evince dagli ultimi dati resi noti dal Servizio sanità della Regione Marche, le persone ricoverate nelle strutture dell’Area vasta 5 sono 95 ai quali si aggiungono i due in cura presso il pronto soccorso del Mazzoni che tecnicamente non vengono considerati tali. Sono attualmente 11 i degenti nella terapia intensiva dell’ospedale di San Benedetto e, pertanto, rimane a disposizione un solo letto dei dodici predisposti al quale, in caso di estrema urgenza, potrebbe aggiungersi uno che verrebbe ricavato ad Ascoli.

Sono 18, invece, quelli che si trovano nei reparti di terapia semi intensiva: 6 sono quelli che risultano al Mazzoni e 12 al Madonna del Soccorso. La gran parte di coloro che devono ricevere le cure in ospedale sono ricoverati nei reparti che sono stati adibiti ai pazienti Covid: 42 a San Benedetto e 24 nell’ex reparto di malattie infettive del Mazzoni di Ascoli.


Gli asintomatici
Diminuisce, invece, il numero delle persone attualmente in isolamento domiciliare che al momento risultano essere 2385 di cui 2045 asintomatici e 340 che presentano i sintomi del coronavirus. Il Servizio sanità della Regione Marche ha infine reso noto che nelle ultime 24 ore nella provincia di Ascoli si sono verificati tre decessi. Si tratta di due uomini, uno di 84 anni residente a Colli e uno di 78 anni di Venarotta, che erano ricoverati a San Benedetto e di una anziana di 92 anni di Ascoli che si trovava al Mazzoni.


L’affondo
Sulle difficoltà del sistema sanitario a fronteggiare l’emergenza si registra la presa di posizione del Giovani democratici del Piceno che chiedono di dare seguito al piano pandemico attuato durante la prima fase: «Nel Piceno - si legge nella nota diffusa - la tanto contestata quanto efficace separazione delle strutture in ospedali Covid e ospedali Non Covid ancora non è stata effettuata. Questo determina un’eccessiva pressione su medici e infermieri costretti a gestire contemporaneamente sia le problematiche connesse all’infezione dal nuovo coronavirus sia quelle correlate a tutte le altre patologie. La necessità di dover mantenere aperto questo doppio percorso espone anche lo stesso personale sanitario a un maggior rischio di contrarre a loro volta l’infezione». 

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