Ascoli, nessun positivo registrato. C’è chi sfida il contagio e parte per la vacanza

Ascoli, c’è chi sfida il contagio e parte per la vacanza
Ascoli, c’è chi sfida il contagio e parte per la vacanza
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Domenica 8 Marzo 2020, 12:25 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 18:26

ASCOLI -  L’emergenza Coronavirus rischia di pesare come un macigno sulle casse delle agenzie di viaggio, con il settore turistico messo a dura prova dalla situazione attuale. E se qualche viaggiatore più temerario è comunque partito per la propria vacanza, salendo sul volo che era stato però prenotato quando ancora del Coronavirus non si sapeva nemmeno l’esistenza, in tanti si tengono ora alla larga da chi offre pacchetti relax per evadere dalla routine quotidiana.

«Il problema più grande è che le persone non entrano né per prenotare né per pianificare una vacanza» spiegano dall’agenzia Brunozzi di piazza Roma. «Lo scorso anno in questo periodo già in tanti avevano prenotato una vacanza per Pasqua o per l’estate, adesso invece andare fuori per godersi un po’ di riposo è l’ultimo dei pensieri». E se tanti ascolani, almeno per il momento, preferiscono non guadare ai viaggi ma restare tra le mura domestiche, la situazione non migliora per chi da fuori potrebbe arrivare sotto le Cento Torri: «Noi non ci occupiamo di incoming, ma parlando con chi lo fa è evidente come tra gite scolastiche bloccate e paura di essere contagiati dal virus ci siano state molte disdette e soprattutto molte meno prenotazioni». 

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Chi si occupa di accogliere i visitatori ad Ascoli è ad esempio l’agenzia Piceno Tour di corso Mazzini: «Noi stiamo cercando di tenere in stand-by alcuni gruppi di stranieri che avevano prenotato la loro vacanza ad Ascoli, ma non è semplice. Ci chiedono spesso informazioni su quella che è la situazione attuale, qualcuno ha purtroppo già disdetto. Ci sono sicuramente state delle perdite, la paura è che ce ne saranno altre di qui in avanti». E se anche in questo caso chi non ha ancora prenotato una vacanza si guarda bene dal farlo, non manca chi, con il biglietto d’imbarco già acquistato da tempo, è comunque partito verso la propria destinazione.

«I clienti ci chiedono di monitorare costantemente la situazione, a volte ci fanno domande a cui nemmeno noi possiamo rispondere. Però sul fronte partenze in tanti, seppur con un po’ di timore, hanno deciso di viaggiare. Non sapevano se avrebbero potuto avere problemi una volta atterrati nel Paese di destinazione, ma comunque sono partiti». E se i voli verso mete che hanno chiuso le frontiere agli italiani potrebbero essere integralmente rimborsati (anche se dipende da agenzia ad agenzia, ndr), molte strutture si stanno attrezzando per convertire i pacchetti turistici già acquistati e di cui non si è usufruito: «Valutiamo la possibilità di fornire al cliente un voucher da utilizzare per un altro viaggio, chi vuole può invece cambiare la data di partenza o addirittura la meta» concludono dalla Piceno Tour. La situazione di difficoltà è confermata anche dall’agenzia Picus Travel di via dell’Aspo: «Purtroppo qualcuno si è allarmato e ha preferito non partire, si è diffuso un sentimento di paura e le persone hanno risposto male.

E questo vale anche per un semplice weekend in Europa, non solo per viaggi fuori continente. Lo scorso anno in questo periodo c’erano già diverse prenotazioni per Pasqua, tarda primavera e ferie estive, adesso siamo di fronte a un vero e proprio blocco». La speranza è che la situazione possa presto migliorare ma a quanto pare per quello che succede nel mondo sembra essere solo un desiderio.

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