Lo stabilimento Whirlpool viaggia a pieno regime, ma senza piano industriale il futuro è incerto

Lo stabilimento Whirlpool viaggia a pieno regime, ma senza piano industriale il futuro è incerto
Lo stabilimento Whirlpool viaggia a pieno regime, ma senza piano industriale il futuro è incerto
di Francesco Massi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Settembre 2021, 07:40

COMUNANZA - La manifestazione e lo sciopero di lunedì, per solidarietà verso i lavoratori del sito napoletano, cessato dalla Whirlpool, con la partecipazione di una rappresentanza di sindacalisti e lavoratori provenienti proprio dal territorio campano, ha portato a galla anche le preoccupazioni delle maestranze dello stabilimento di Villa Pera.

Le perplessità e i timori non riguardano, tuttavia, il presente e i prossimi mesi, in quanto lo stabilimento sta producendo a pieno ritmo, e con tutti i 325 lavoratori che sono attualmente impegnati, anche con l’utilizzo di alcuni interinali. Ma le perplessità della rsu di Villa Pera, nonché di altri rappresentanti delle sigle sindacali, riguardano il futuro prossimo, ovvero le prospettive per il nuovo anno. 
Il Piano scade
Il 31 dicembre, infatti, scade il piano industriale triennale 2019-21 e quindi bisognerà vedere che cosa la multinazionale metterà sul piatto nel nuovo documento programmatico, del quale, dicono in coro i sindacati, non si sa ancora nulla, nonostante manchino appunto pochissimi mesi al termine dell’attuale. 
La produzione
Dall’azienda fanno sapere che l’anno in corso chiuderà con un aumento del 20% di pezzi realizzati, rispetto alla produzione dell’anno precedente. A conferma del buon andamento attuale dello stabilimento produttivo. Trend che ci si auspica possa continuare. Il sito comunanzese produce lavatrici di alta gamma e lavasciuga nella versione 8-9 kg, quella più ricercata dal mercato. Secondo quanto era previsto nel piano industriale in scadenza la fabbrica di Villa Pera sarebbe destinata a diventare il polo della multinazionale in Europa per la realizzazione delle lavasciuga, tant’è che sono state riportate qui anche le produzioni che venivano effettuate in Polonia. «La situazione attuale è positiva - sottolinea il sindaco di Comunanza Alvaro Cesaroni - e dovrebbe continuare così almeno fino alla fine di questo anno. Attendiamo poi che ci venga illustrato il nuovo piano industriale dell’azienda. Ci aspettiamo che in esso ci sia la conferma e la continuazione di quanto era già stabilito in quello ormai in scadenza, che vede Comunanza essere considerato dall’azienda il polo delle lavasciuga, che vengano messi in atto tutti gli investimenti e se ne prevedano di altri, per rafforzare il sito produttivo. Chiaramente si dovrà fare i conti con l’andamento del mercato di settore, sempre soggetto ad oscillazioni». 
Guardia alta
Dopo quanto sta accadendo a Napoli, i lavoratori della fabbrica comunanzese vogliono tenere alta l’attenzione e sono guardinghi.

I sindacati della rsu locale fanno notare che gli investimenti previsti nel piano in scadenza fra pochi mesi non sono stati fatti completamente, anche se non riescono quantificare la portata di quelli già realizzati e di quelli rimasti al palo dei 19 milioni di euro che sono stati previsti. Rimarcano, ad esempio, che c’era in programma la realizzazione di una nuova piattaforma di collaudo che non è stata istallata. Insomma tutti i sindacati chiedono maggiore chiarezza all’azienda. Poi che vengano mantenuti gli impegni di investimenti e incrementati nel prossimo piano industriale. Nonostante questa situazione positiva all’interno dello stabilimento di Villa Pera di Comunanza, aleggia sempre tra i lavoratori l’ombra che possa ripetersi anche qui l’esperienza del sito di Napoli, per il quale erano previsti dei nuovi investimenti ed invece si è arrivati alla cessazione dell’attività ed alla chiusura dello stabilimento campano.

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