Un pesticida per l’agricoltura bio tutto naturale grazie alla canapa: ricerca condotta da Everweed con UniCam

Un pesticida per l agricoltura bio tutto naturale grazie alla canapa: ricerca condotta dalla Everweed in collaborazione con l Università di Camerino
Un pesticida per l’agricoltura bio tutto naturale grazie alla canapa: ricerca condotta dalla Everweed in collaborazione con l’Università di Camerino
di Francesco Massi
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Lunedì 19 Luglio 2021, 10:47

COMUNANZA  - Uno studio di ricerca sull’estrazione dalla canapa di prodotti non tossici e non inquinanti, da utilizzare in diversi trattamenti, a cominciare da un biopesticida impiegabile anche in agricoltura biologica. Collaborazione che nasce da un progetto tra l’Università di Camerino e la Everweed, una delle pochissime aziende agricole marchigiane produttrice di cannabis light a scopo terapeutico.


Con i docenti dell’ateneo camerte Filippo Maggi e Riccardo Petrelli, la collaborazione ha il fine di caratterizzare, da un punto di vista chimico e biologico, le diverse varietà colturali dell’azienda e metterne in luce eventuali peculiarità. In particolare, verrà studiata la frazione volatile terpenica, responsabile dell’impatto olfattivo delle diverse varietà. Ciò con la possibilità da parte dei ricercatori di proseguire il processo di acquisizione dei dati scientifici sulla variabilità fitochimica della canapa, e dall’altro di pervenire in futuro allo sviluppo di un biopesticida basato sui derivati della pianta. La coltivazione di quest’ultima potrebbe incrementare l’economia agricola anche delle zone montane. Una buona opportunità per tutti gli operatori della filiera, al fine di poter sfruttare le sue potenzialità nei più svariati settori merceologici. 


La canapa oggi è utilizzata in tutto il mondo sia come fonte di medicamenti che di materiale funzionale in vari settori merceologici quali tessile, cartario, zootecnico, chimico, alimentare, cosmetico, bioedilizia, biocarburanti e bioplastiche.

E’ considerata una coltura eco-friendly, grazie alla sua capacità di sequestrare anidride carbonica dall’atmosfera (4 volte superiore rispetto agli alberi) e metalli pesanti, di arricchire il suolo in carbonio organico. Nonché può essere impiegata anche per la fitodepurazione, essendo in grado di assorbire pesticidi dal terreno. Inoltre richiede un ridotto utilizzo di fertilizzanti e antiparassitari, che la rendono molto adatta per l’agricoltura sostenibile. Il mercato mondiale del CBD (cannabiolo), come più in generale quello della canapa industriale, negli ultimi anni sta crescendo a un ritmo del 35-40%. I vari progetti in corso sulla canapa hanno l’obiettivo, da un lato di fornire evidenze scientifiche per un utilizzo di prodotti, ad oggi non impiegati, come l’olio essenziale ed estratti acquosi nei settori della nutraceutica, cosmetica e in agricoltura. 


Dall’altro di fornire all’azienda agricola il know how necessario per ottimizzare il processo di trasformazione della canapa, in modo da poter arrivare a prodotti di grado farmaceutico. In questo contesto l’università rientra nel ruolo di volano che può svolgere per l’economia del territorio, specie nelle aree marginali montane a rischio spopolamento, attraverso iniziative che promuovano la ricerca, l’innovazione ed il trasferimento tecnologico. L’azienda Everweed nasce ad opera di Nicola Kulbaka, Mirko Destro e Giulio Di Vietri, tre giovani che dall’Alto Adige si sono trasferiti a Comunanza, dove vivono, per realizzare il loro progetto. Dopo 2 anni l’azienda è pienamente decollata, è una delle poche del settore ad aver creato un proprio marchio, dà lavoro ai soci, e creerà nuova occupazione.

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