COMUNANZA - Si alza e si allarga l’allerta sul futuro prossimo dello stabilimento Whirlpool di Villa Pera. Il suo destino, come quello degli altri insediamenti europei e della zona Emea, si saprà verso la fine di settembre, periodo nella quale la multinazionale dovrebbe presentare i risultati della commissione che sta valutando il futuro di Whirlpool Europa.
Gli scenari
Le scelte possibili che scaturiranno da questa revisione, come aveva anticipato nei mesi scorsi il ceo Whirlpool corporation Marc Bitzer, potrebbero comportare una vendita dell’attività, il mantenimento della stessa o opzioni ibride. Quindi da quella più positiva della continuazione delle produzioni (ma poi bisogna vedere con quali prospettive e modalità!), quella della cessione dei siti produttivi (voci probabili di alcune multinazionali cinesi o una turca), oppure una direzione cosiddetta ibrida che è tutta da interpretare. Scelte che coinvolgeranno naturalmente anche lo stabilimento comunanzese. L’unico aspetto “sicuro” è l’incertezza e la forte ansia e preoccupazione che riguarda gli oltre 320 lavoratori dello stabilimento, ma che sta agitando anche tutto il territorio dei Sibillini e delle tre province di Ascoli, Fermo e Macerata, dalle quali provengono le maestranze.
I fronti
Ci si sta muovendo su più fronti.
«È ora di muoversi. Intanto portiamo a Comunanza intorno ad un tavolo – rimarca Cesaroni - tutti i vertici istituzionali locali e regionali per una maggiore sensibilizzazione e per alzare il livello di allerta, assieme a tutti i soggetti interessati alla questione. Ancora non si capisce molto delle prospettive. Bisogna mettere in atto una strategia per prepararsi a quello che succederà. Quindi il territorio - continua il sindaco - deve essere pronto a qualsiasi soluzione emergerà in autunno, anche per confrontarsi con eventuali compratori se la Whirlpool deciderà per una vendita dello stabilimento. Il 22 analizzeremo ad ampio raggio la situazione e poi vediamo quello che emergerà dal confronto. Lo scenario che si potrà aprire dall’autunno mi sembra il più ampio possibile. Importante che non continui questo stallo come ora».
Il coordinamento
Intanto domani ci sarà un coordinamento nazionale dei sindacati Fiom, Fim, Uilm, per decidere le azioni da intraprendere fin da subito. Molto probabilmente si andrà verso una mobilitazione generale, che interesserà tutti gli stabilimenti italiani, quindi anche quello di Comunanza.
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