Il sindaco Cardilli e il trambusto dopo l'incidente: «Colli, campo sportivo ok, l’eliambulanza ci atterri»

Il sindaco Cardilli e il trambusto dopo l'incidente: «Colli, campo sportivo ok, l eliambulanza ci atterri»
Il sindaco Cardilli e il trambusto dopo l'incidente: «Colli, campo sportivo ok, l’eliambulanza ci atterri»
di Marco Vannozzi
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Mercoledì 8 Giugno 2022, 08:10

COLLI DEL TRONTO  - Lincidente di sabato scorso porta con sé qualche coda polemica. Nello scontro avvenuto in via Primo Maggio, nella zona industriale di Pagliare di Spinetoli, erano rimasti coinvolti due mezzi: un’autovettura ed una moto. Sul posto erano stati presi in cura dal personale sanitario entrambi i conducenti, il centauro aveva riportato una ferita molto profonda alla gamba ed era stato elitrasportato al Torrette di Ancona con leliambulanza atterrata nella piazzola di Ascoli, trasportato in codice rosso nel capoluogo dorico. 


E proprio questa modalità dell’intervento fa discutere. È il primo cittadino di Colli del Tronto, Andrea Cardilli, a farsi sentire. «Ero presente e ho cercato di dare il più possibile un supporto, chiamando le forze dell’ordine, la polizia e il 118 – afferma -.

Quello che è successo poi è assurdo: l’eliambulanza sarebbe potuta atterrare al campo sportivo di Colli del Tronto, che dista un chilometro dall’incidente, invece, senza un motivo plausibile, la centrale operativa del 118 ha deciso di far trasportare il grave ferito fino ad Ascoli, a circa 20 minuti di strada con l’ambulanza e da lì è stato trasportato ad Ancona. Nonostante Colli del Tronto sia ormai inserito nel manuale operativo dei piloti». Cardilli contesta con decisione quelli che ritiene «cavilli della burocrazia».

E aggiunge «Se l’eliambulanza durante il giorno può atterrare più liberamente, nelle ore notturne – come nel caso di sabato scorso – ci si deve basare su un elenco di luoghi possibili stilato dalla centrale operativa anconetana (legge regionale). E in questo elenco c’è, per l’appunto, il campo sportivo di Colli del Tronto. Ho parlato personalmente con la centrale operativa di Ascoli, ricordando all’operatore che era possibile l’atterraggio a Colli e che sarebbe bastato confrontarsi con il pilota o con Ancona per avere la conferma. La mia richiesta è stata rifiutata perché, a suo dire, l’operatore non ne sapeva nulla non avendo ricevuto niente di scritto». 


Cardilli sottolinea ad ogni modo la grande professionalità dei sanitari intervenuti nel soccorso, a cui ha chiesto di riferire alla centrale operativa ascolana della possibilità di Colli come luogo di atterraggio delle elimabulanze. «Hanno subito anche loro la decisione di Ascoli». Poi attacca: «È ora di dire basta a diverse centrali operative, soprattutto se non coordinate. Quantomeno dovrebbero essere obbligate ad attenersi al manuale operativo regionale. È inaccettabile che ognuno faccia come vuole e che la burocrazia cavillosa vada a discapito di chi sta rischiando la vita».

L’incidente, avvenuto nella tarda serata di sabato, aveva visto insieme ai sanitari del 118, anche l’intervento da parte dei vigili del fuoco del comando provinciale e della polizia stradale di Ascoli. Il luogo dello scontro era stato messo in seguito in sicurezza: a causa dello schianto infatti la moto aveva perso parecchio olio che si era riversato lungo la strada, creando pochi disagi agli automobilisti. 

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