COLLI DEL TRONTO - Sotto la chiesetta rurale di Santa Cristina, in corso di restauro, è stata rinvenuta una tomba a volta, risalente alla prima metà dell’Ottocento, contenente i resti di un uomo, adagiato in una cassa lignea. Lo scavo e l’asportazione dello scheletro hanno permesso di mettere in luce una seconda sepoltura, precedente alla costruzione dell’edificio sacro, databile tra il XVII ed il XVIII secolo.
L’ubicazione della tomba, realizzata con laterizi, è a inistra dell’ingresso principale. La sepoltura più recente, da un preliminare esame della documentazione archivistica effettuato dalla Soprintendenza delle Marche, sembra attribuibile a uno dei componenti della famiglia che allora risultava proprietaria dell’oratorio, lì tumulato nella prima metà dell’Ottocento. Ciò che rende la scoperta estremamente interessante, a detta della Soprintendenza, sono le tracce evidenti della veste indossata dall’uomo al momento della deposizione e in particolare la presenza dei calzari, che si presentavano in buono stato di conservazione. La sepoltura dell’uomo contravverrebbe a quanto imponeva l’editto napoleonico emanato a Saint Cloud nel 1804 il quale stabiliva che le tombe venissero ubicate al di fuori delle mura cittadine, creando di fatto i moderni cimiteri, e che le strutture tombali fossero tutte uguali per annullare le distinzioni sociali tra i morti
Per quanto riguarda la tumulazione più antica, sono ancora in corso degli studi da parte della Soprintendenza delle Marche. L’archeologa Simona De Cesare e l’antropologa Eleonora Ferranti, che hanno lavorato alla scoperta, non hanno rinvenuto elementi utili, come ad esempio corredi, a permettere di datare inequivocabilmente la sepoltura. Si tratta dell’unica tomba finora ritrovata, ma non sarebbe neppure da escluso che fosse un luogo di sepoltura.
Il restauro della chiesetta rurale di Santa Cristina è reso possibile attraverso l’impiego di fondi statali che l’amministrazione comunale di Colli del Tronto è riuscita ad intercettare. «Si tratta - spiega il sindaco Andrea Cardilli - di un finanziamento da 200mila euro.