COLLI DEL TRONTO - Si guardano e i loro occhi brillano. Sono emozionati nel raccontare la loro storia. Quella di due Romeo e Giulietta moderni, divisi non dall’odio delle loro famiglie ma dalle sbarre di un carcere che, per mesi, li ha tenuti lontani.
Tutto inizia nel giugno del 2018. Dafne Perticarini ha 38 anni ed è una volontaria della Caritas. Entra nelle case circondariali, dopo essersi sottoposta ad una adeguata formazione, e parla con i detenuti. Fa loro compagnia, li guida nel percorso di reinserimento, li aiuta a superare i momenti difficili ed il distacco dalla famiglia.
I colloqui
Dopo qualche colloquio nella casa di reclusione conosce Emanuele Ciarrocchi, 40 anni. È vittima di errori commessi da giovane.
Il diario
Un diario di quello che accade e della difficoltà di reinserimento sociale. A novembre arriva il trasferimento in una comunità di Reggio Emilia. Dafne, che all’epoca viveva a Recanati, è comunque felice. Finalmente Emanuele, originario di Pagliare del Tronto, potrà uscire e potranno vedersi, abbracciarsi e conoscersi al di là delle sbarre. Passano i mesi e la storia si consuma in comunità o nell’appartamento che Dafne affitta proprio a Reggio Emilia. Qui riescono a vivere anche la loro intimità. A settembre Emanuele torna libero e avvia una convivenza con Dafne nella sua casa di Colli del Tronto. Qui oggi vivono tra speranze e progetti. «Siamo felici - spiega Dafne - e stiamo costruendo quella famiglia che sognavamo. Stiamo anche per aprire un’associazione che si occupi di servizi turistici, del resto era questo il mio settore». «Abbiamo una casa di proprietà per fortuna - commenta Emanuele - e facciamo qualche lavoretto. Opero anche come volontario. Vorremmo avere dei figli ma aspettiamo solo una stabilità economica e magari un’occupazione per vivere meglio».