Padre padrone di 47 anni vuole uccidere moglie e 4 figli e incendia la casa, ma muore solo lui

Civitella, padre padrone di 47 anni vuole uccidere moglie e 4 figli e incendia la casa, ma muore solo lui
Civitella, padre padrone di 47 anni vuole uccidere moglie e 4 figli e incendia la casa, ma muore solo lui
di Gloria Caioni
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Domenica 14 Giugno 2020, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 09:28

CIVITELLA - Una lite e la promessa di uccidere tutti. Ma a morire è stato soltanto lui: un 47enne albanese che voleva bruciare vivi moglie e quattro figli. Questi i contorni della tragedia di Lucignano. La vittima, Dritan Cobo, aveva, spesso, accese discussioni in famiglia ed aveva promesso di “bruciare” tutti. Così, venerdì notte, si è armato di tanica piena di benzina ed ha iniziato a versarla sul divano della cucina. Quindi ha dato fuoco al sofà ed ha chiuso in casa la consorte ed i loro quattro figli. Una trappola mortale dalla quale i cinque sono riusciti a scappare grazie al figlio maggiore che ha avuto la meglio sul padre, morto poi asfissiato. 

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Ci sono ancora punti oscuri nel rogo di Civitella. Un incendio che avrebbe potuto cancellare un’intera famiglia. Probabile che il “padre-padrone” sia stato fermato dal figlio ventenne che, nel tentativo di liberare tutti, avrebbe ingaggiato una colluttazione con l’uomo che impediva ai famigliari di lasciare l’abitazione. Una casa che si stava trasformando in una trappola mortale. Il 47enne bloccava, infatti, la porta di uscita.  
Secondo il referto del medico del 118, intervenuto sul posto per assistere i superstiti dell’incendio, Cobo è morto per asfissia. Un’ipotesi tutta da verificare. La tragedia si è registrata attorno all’una della scorsa notte, nelle campagne alle porte di Civitella sulla vallata del Salinello. L’uomo da tempo minacciava la famiglia che viveva nel terrore: spesso rincasava ubriaco ed era violento. 
Alcol, rabbia e follia 
Ieri notte, dopo l’ennesima lite dovuta al suo stato di ebbrezza, ha messo in pratica la sua minaccia: è rientrato, forse anche stavolta in preda ai fumi dall’alcol, e ha gettato benzina dappertutto appiccando il fuoco al casolare di campagna in cui viveva. Dentro c’erano i quattro figli (tra i 20 anni e i 5 anni) e la moglie. Dormivano tutti ma il secondogenito di 19 anni si è accorto di quanto stava accadendo e ha cercato di salvare i fratelli e la madre. 
Il gesto di pietà del figlio 
Cobo ha fatto di tutto per impedirglielo ma alla fine si è dovuto accasciare a terra, privo di vita. Il ragazzo è poi riuscito a potare fuori la sorella di 20 anni e i due fratelli più piccoli di 17 e 5 anni, oltre alla madre, che adesso è ricoverata in stato di choc all’ospedale di Sant’Omero. Quindi avrebbe trascinato fuori anche il corpo del padre ormai esanime. Ora sono i carabinieri delle stazioni di Civitella del Tronto, Tortoreto e della compagnia di Alba Adriatica a dover ricostruire i diversi tasselli di un vero e proprio dramma familiare. 
Le indagini 
Il pubblico ministero Francesca Zani, che si occupa delle indagini sull’accaduto, ha disposto l’autopsia sul corpo del 47enne albanese. Esame autoptico che sarà effettuato nelle prossime ore all’ospedale Mazzini di Teramo. Si tratta di un passaggio chiave per ricostruire cosa sia realmente accaduto nel casolare colonico in via Paese, a Lucignano di Civitella del Tronto.

Per ora non ci sono indagati ma va comunque accertata la verità dei fatti.

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