Acquedotto del Pescara, per lavori alle condotte Piceno e parte del Fermano un giorno senza acqua. I Comuni coinvolti

Una condotta della Ciip
Una condotta della Ciip
di Luigi Miozzi
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Lunedì 17 Maggio 2021, 06:00

ASCOLI - Una giornata senza acqua nel Piceno e in mezzo Fermano. È previsto per domani, infatti, un importante intervento di manutenzione sulla condotta principale dell’acquedotto del Pescara che costringerà la Ciip a sospendere il flusso idrico, a seconda dei Comuni interessati, tra le 6 e 9 del mattino fino alla sera alle 21.

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I maggiori disagi saranno soprattutto per i residenti nei comuni dell’entroterra piceno e della vallata del Tronto mentre rimarranno al riparo da eventuali sospensioni i residenti dei comuni che possono contare sugli impianti di soccorso.


Le alternative
A partire proprio da Ascoli dove, grazie all’impianto di Castel Trosino, sarà possibile continuare a garantire l’acqua ai residenti del capoluogo ed anche a quelli dei comuni limitrofi di Maltignano e Folignano. Stesso discorso per quanto riguarda San Benedetto dal momento che la maggior parte delle utenze è servito dall’impianto di soccorso di Fosso dei Galli e per parte di quelle del Fermano dove entrerà in funzione l’impianto di Santa Caterina. L’intervento si è reso necessario a seguito del sisma che nel 2016 aveva procurato gravi danni all’acquedotto e pertanto si dovrà procedere con la messa in sicurezza dell’infrastruttura attraverso il montaggio di un nuovo bypass a Capodacqua. 


Il ritardo
In realtà, i lavori si sarebbero dovuti realizzare già lo scorso anno ma la grave crisi idrica che ha attanagliato il Piceno ne consigliò il rinvio in quanto, la poca acqua a disposizione, non sarebbe stata in grado di garantire ai serbatoi di ricaricarsi e quindi si sarebbero creati inevitabilmente dei disservizi. A distanza di un anno, la crisi idrica non è affatto superata ma la portata delle sorgenti è sicuramente maggiore e tale da poter consentire i lavori di manutenzione necessari. Dalla tarda serata di oggi saranno più di cinquanta gli operai impegnati nel collegamento del nuovo bypass idrico tra Vezzano e Pescara del Tronto alla rete principale. Inoltre, nelle stesse ore verranno compiuti anche altri due interventi più a valle: il primo riguarda l’allacciamento di una nuova condotta realizzata nella località Valle Romana di Arquata e l’altro, invece, interessa il partitore acquedottistico di Gaico di Roccafluvione dove, anche in questo caso, verrà messo in funzione il nuovo bypass. Il terremoto del 2016, oltre ad aver mutato il sistema idrogeologico dell’intera zona provocando la riduzione della portata delle principali sorgenti e alla scomparsa totale di almeno altre tre, ha provocato ingenti danni all’acquedotto del Pescara tanto da indurre il presidente della Ciip Alati alla realizzazione della nuova condotta.


L’Autorità di bacino
Grazie all’interessamento del segretario generale dell’Autorità di bacino, Erasmo D’Angelis, e all’allora capo del dipartimento nazionale della Protezione civile, Angelo Borrelli, la Ciip ha visto inserito tra le opere strategiche da realizzare dal ministero delle infrastrutture anche il Nap, il Nuovo acquedotto del Pescara, che rappresenterà la prima infrastruttura idrica completamente antisismica. Un progetto da oltre 100 milioni di euro di cui è già stato finanziato con 27 milioni il primo stralcio che prevede un investimento di circa 35, otto dei quali verranno garantiti dalla Ciip. Si tratta di circa nove chilometri di condotta che da Pescara del Tronto arriva fino allo snodo posto nei pressi della frazione di Borgo, ovvero della variante del primo tratto dell’acquedotto che verrà realizzato lungo la sponda sinistra del Tronto e andrà a sostituire la vecchia conduttura che passa sulla parte destra del fiume. Collocazione, quella vecchia, che ha aumentato nel corso degli anni il rischio di rotture in quanto quell’area è soggetta a frane e cedimenti.


Il progetto
Così, i progettisti dell’Università Politecnica delle Marche coordinati dal professor Alessandro Mancinelli hanno individuato un nuovo tracciato in grado di avere una portata fino a 900 litri al secondo, che garantisce le stesse condizioni idrauliche e, allo stesso tempo, favorisce la eventuali opere di manutenzione. Nel frattempo, la Ciip ha proceduto a predisporre il bando di gara europeo e ad assegnare la progettazione della nuova condotta idrica. Ad aggiudicarsi la gara è stata, la scorsa estate, la Rti che ha come capofila lo studio Lombardi di Milano risultata prima anche dal punto di vista tecnico che ha presentato un ribasso del 36 per cento sull’importo di 2,6 milioni di euro posto a base d’asta. 

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