Elezioni comunali, il segretario del Pd locale molla Castel di Lama 20.23 e fa l'occhiolino al M5S. Scoppia la polemica

Il segretario del circolo Pd di Castel di Lama Stefano Falcioni
Il segretario del circolo Pd di Castel di Lama Stefano Falcioni
di Eduardo Parente
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Giovedì 6 Aprile 2023, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 12:49

CASTEL DI LAMA - Contrordine, stop all’accordo con la lista Castel di Lama 20.23 e di nuovo trattativa con M5S. Ad annunciare la capriola è il segretario del circolo del Pd, Stefano Falcioni, mentre all’orizzonte si profila una quarta lista in lizza con Peroni e Camela.

« Dopo la vittoria di Schlein a Castel di Lama i nostri elettori hanno rivolto ad alta voce una domanda di rinnovamento, di speranza. Pertanto - precisa Falcioni - come segretario di circolo, preso atto del fallimento del documento approvato, dei risultati delle primarie e della voglia dirompente di un forte segnale di cambiamento perfettamente in linea con la mia visione, dico che dobbiamo avere il coraggio di azzerare tutto e ricominciare a costruire una vera unità dentro e fuori al partito, insieme ai nostri concittadini. Il nostro impegno - conclude Falcioni - prosegue nella costruzione e nel consolidamento di un’area inequivocabilmente di centrosinistra e progressista che possiamo e dobbiamo iniziare a costruire, a partire dal dialogo con il M5S». «Può capitare nel bel mezzo di una campagna elettorale che un segretario di partito, decida, motu proprio, di annullare una decisione presa democraticamente dagli organismi statutari a seguito di una sua personalissima analisi degli scenari politici che sono avvenuti nel frattempo - ribatte Tiberio Comini di Castel di Lama 20.23 - La scelta del circolo Pd di Castel di Lama è e rimane quella di formare, insieme al Comitato 20.23, un raggruppamento unitario per partecipare alla prossima competizione elettorale, Tiziano Oddi è il candidato sindaco del Pd. Potremmo dilungarci nell’analisi dei comportamenti di chi, a poche settimane dal voto decide di abbandonare il Pd e prendersi dieci minuti di celebrità con decisioni eclatanti e irrituali ma non ne vale la pena in quanto non si può discutere sul nulla, su formazioni politiche virtuali, non si possono registrare le frustrazioni e le delusioni di chi ha avuto tanto o di chi non è riuscito a raggiungere gli scopi che si era prefisso».
e. p.
© RIPRODUZIONE RISERVATA 

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