Il Pd di Castel di Lama cerca partner per una coalizione vincente. Le mosse decisive dopo il congresso

Il Pd di Castel di Lama cerca partner per una coalizione vincente. Le mosse decisive dopo il congresso
Il Pd di Castel di Lama cerca partner per una coalizione vincente. Le mosse decisive dopo il congresso
di Eduardo Parente
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Giovedì 15 Dicembre 2022, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 15:34

CASTEL DI LAMA - In vista delle elezioni di primavera, il Partito democratico lamense comincia a muoversi. Ma siamo ancora in una fase embrionale. A detta dei vertici del circolo Dem, infatti, al momento, c’è stato solo «un colloquio con gli esponenti di Marche al Centro per valutare una possibile futura collaborazione. Per ora - spiega il segretario del circolo, Stefano Falcioni - abbiamo avviato una fase di ascolto, coinvolgendo associazioni, cittadini e forze politiche. Altro incontro si è svolto nei giorni scorsi con il comitato Castel di Lama 20.23». Negli ambienti politici, però, corre voce che i Dem stiano attendendo l’esito del congresso nazionale, per avere le idee più chiare sulla scelta del candidato ideale. Ma, al momento, non ci sono conferme ufficiali.  
 
Il Pd lavora nell’interesse collettivo, tenendo ben presente alcune priorità, tra cui ambiente, sisma, associazionismo e sanità. «In primis - spiega Falcioni - rimane evidente la necessità di dare una svolta positiva alla ricostruzione post sisma della frazione di Piattoni, accelerando i tempi, ad oggi lunghissimi, e soprattutto fornendo una chiara indicazione politica in merito a dove e come ricostruire le quattro palazzine inagibili di via Roma che insistono su un versante con note criticità di natura idrogeologica.

A tal proposito, nei prossimi giorni, è stato programmato un sopralluogo con l’onorevole Augusto Curti.

L'ambiente

Altro tema importantissimo è l’ambiente: a causa della volontà della destra, purtroppo, il sito di Relluce risulta ancora in lizza come possibile luogo dove conferire i rifiuti di tutta la provincia di Ascoli e non solo. Risulta evidente che qualsiasi ipotesi di discussione con le forze politiche, dovrà passare per l’esclusione del sito di Relluce dal prossimo piano d’ambito, unitamente alla assoluta contrarietà rispetto alla gestione di uno dei beni pubblici più importanti, cioè l’acqua. Ato e Ciip hanno oggi guide politiche non all’altezza della situazione e la prossima amministrazione dovrà tenere la barra dritta anche su questi temi. Sempre in tema ambientale, non rimaniamo indifferenti alle critiche espresse da un’associazione in merito alla riqualificazione di via Scirola dove, secondo i progetti dell’amministrazione uscente, potrebbe scomparire il bellissimo e caratteristico viale alberato a protezione del quale, ad inizio anno, ci attivammo con un volantinaggio di protesta». 

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