Relazione choc dei tecnici: la frana spaventa, 50 famiglie non potranno più tornare a Piattoni

Relazione choc dei tecnici: la frana spaventa, 50 famiglie non potranno più tornare a Piattoni
Relazione choc dei tecnici: la frana spaventa, 50 famiglie non potranno più tornare a Piattoni
di Mario Paci
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Mercoledì 10 Maggio 2023, 07:35 - Ultimo aggiornamento: 14:18

CASTEL DI LAMA - Brutte notizie per una cinquantina di famiglie della frazione di Piattoni di Castel di Lama che non potranno rincasare a causa del dissesto idrogeologico della zona, acuitosi dopo il terremoto di quasi sette anni fa. I tecnici dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, infatti, hanno concluso i sondaggi e le analisi sui terreni con un verdetto sconfortante. 

Il dissesto

Purtroppo il dissesto idrogeologico è accertato per cui gli inquilini non potranno tornare a risiedere nelle loro palazzine.

Dovranno cercarsi una collocazione altrove, non più a Piattoni. Ulteriori disagi e preoccupazioni che vanno ad aggiungersi a quelli di avere perso una casa e ora di doverne trovare una nuova. Si era sperato nei mesi scorsi, fino all’ultimo, che la frana si fosse arrestata ma la relazione dei tecnici dell’Ufficio speciale per la ricostruzione non lascerebbero margine di interpretazione. L’ipotesi di una delocalizzazione era già stata annunciata dal commissario alla ricostruzione, Guido Castelli, un mese fa. Le frazioni di Piattoni, insieme a quella di Cabbiano, rappresentano le zone più vecchie di Castel di Lama dove è stata scritta la storia del paese e fra i residenti interessati non c’è molta voglia di traslocare. Ad esempio l’ingegnere Amadio Scaramucci, sottolineò come sul versante dove insisterebbe la frana sono state ricostruite abitazioni grazie ai finanziamenti del terremoto e sono state edificate nuove costruzioni. «Vogliono spopolare Piattoni, ci spieghino il perché? Ci sono delle sentenze – sostiene l’ingegnere Amadio – che stabiliscono che su alcuni palazzi danneggiati ci sono problemi di costruzione. Qui si parla della presunta frana, nel frattempo si costruisce. Non capisco perché ad Ancona sulla frana hanno ricostruito l’autostrada, le case, mentre qui a Castel di Lama si pensa alla delocalizzazione».

La scelta

Il sindaco di Castel di Lama ora dovrà prendere provvedimenti. Una scelta delicatissima che dovrà tenere conto non solo dei sentimenti ma anche dell’incolumità della popolazione.

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