Castel di Lama, alla sbarra per furto
Una dipendente accusa il capo

Il tribunale di Ascoli
Il tribunale di Ascoli
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Martedì 13 Marzo 2018, 05:45
ASCOLI - Tutto si sarebbe aspettato, fuorchè il fatto che ad allegerire il suo portafoglio potesse essere la persona per la quale lavorava da più di tre anni. Ieri mattina, davanti al giudice Claudia Di Valerio, pubblico ministero Giuseppe Marini, si è aperto il processo a carico del proprietario di una pizzeria di Castel di Lama denunciato da una sua dipendente per furto aggravato. Il primo testimone che è stato ascoltato in aula è stata la stessa “vittima” la quale ha raccontato nei minimi dettagli come si erano svolti i fatti. Dopo qualche tempo che era stata assunta con la qualifica di commessa presso la pizzeria la giovane aveva cominciato a notare che ogni tanto il suo portafoglio era più… leggero. Quando si recava al lavoro per consuetudine lasciava la borsa sopra ad un mobile che faceva parte dell’arredamento del retro cucina. Nella pizzeria lavoravano soltanto due persone: il proprietario e la stessa dipendente. Per diverse volte si era accorta che andava a lavorare tenendo nel portafoglio una certa cifra poi, quando andava via la somma non era la stessa ma detratta da qualche decina di euro. La ragazza si è decisa di segnalare la cosa ai carabinieri che hanno preparato la “trappola”. Nel portafoglio sono stati messi tre pezzi da 20 euro ciascuno, su ognuno dei quali era stato debitamente apposto un segno di riconoscimento. Quando sono andati a controllare il portafoglio del datore di lavoro hanno trovato che conteneva una banconota di riconoscimento.
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