Autostrada A14, chiesto il dissequestro dei viadotti. Ridotte le corsie ma il pedaggio si pagherà. La protesta

Autostrada A14, chiesto il dissequestro dei viadotti. Ridotte le corsie ma il pedaggio si pagherà. La protesta
Autostrada A14, chiesto il dissequestro dei viadotti. Ridotte le corsie ma il pedaggio si pagherà. La protesta
di Mario Paci
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Venerdì 3 Luglio 2020, 04:35
ASCOLI - La Società Autostrade ha comunicato che oggi verrà consegnato al ministero dei trasporti la richiesta per il dissequestro dei viadotti sull’A14. Inoltre sarà possibile realizzare due corsie ridotte in entrambe le carreggiate entro la fine del mese per alleviare le code nel tratto fra Grottammare e Porto San Giorgio. Il direttore del 7° tronco autostradale ha assicurato che le verifiche tecniche nelle gallerie sono terminate e che a breve le opere provvisionali di messa a norma saranno concluse. Per quanto riguarda il viadotto di Santa Giuliana a breve verranno eseguiti interventi che consentiranno il ripristino della doppia carreggiata con conseguente fluidificazione della circolazione stradale. oltre al continuo presidio di personale e carri attrezzi lungo l’autostrada e lungo i caselli, verrà individuato anche personale dedicato alla assistenza degli utenti incolonnati in caso di lunghe e prolungate code. 

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La beffa
«Spero che stavolta le promesse vengano mantenute - dichiara il sindaco di San Benedetto, Pasqualino Piunti - perchè è la terza estate di fila che siamo penalizzati con le code in A14 nel nostro tratto. Avevo chiesto almeno l’esenzione del pedaggio nel tratto interessato ma la richiesta è stata respinta». 

L’abbandono
«La situazione infrastrutturale del Piceno e del sud delle Marche sta diventando giorno dopo giorno sempre più insostenibile, il nostro territorio è stato abbandonato da chi – al contrario – dovrebbe tutelarlo» afferma Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli. Per Fioravanti da troppi anni si sente parlare di progetti di potenziamento e miglioramento della rete stradale delle nostre zone, ma basta guardare l’attuale situazione della rete infrastrutturale per rendersi conto delle grandi difficoltà del nostro territorio. Il tratto Piceno dell’autostrada A14 costringe migliaia di automobilisti a lunghe code e a restare fermi in auto anche diverse ore per percorrere un tratto di strada di pochi minuti. Un vero e proprio incubo per cittadini, pendolari, turisti e per chi – suo malgrado – si trova a viaggiare per un’arteria che non favorisce l’arrivo nei nostri territori. «Sono evidenti - prosegue Fioravanti - a tutti i danni per il Piceno e per il sud delle Marche non solo a livello d’immagine, ma soprattutto per l’economia dei nostri territori. Come possiamo pensare di ripartire dopo il terremoto e l’emergenza sanitaria se questo è il biglietto da visita che mostriamo ai turisti che vogliono raggiungerci? Anche i più temerari sarebbero scoraggiati dal percorrere questo tratto di strada dell’A14 per venire nelle nostre splendide zone costiere e dell’entroterra. Per non parlare poi dell’Ascoli-Mare e della situazione della strada Salaria: se per la prima l’Anas ha assicurato che i lavori per la sicurezza termineranno entro una settimana, mi auguro davvero che si possano accelerare i tempi anche per i collegamenti con le zone montane. L’immobilismo sulla galleria di Trisungo – lungo la strada Salaria –sta ulteriormente danneggiando un territorio già messo duramente in ginocchio dal sisma». 

La Salaria
A breve dovrebbe essere riaffidato l’appalto dei lavori dopo il fallimento della ditta Carena. Per Fioravanti servono soluzioni, reali e immediate. «Perché il Piceno e il sud delle Marche sono stati dimenticati per troppo tempo». Ma lamentarsi non è sufficiente per risolvere i problemi. Ad esempio cosa farà l’Arengo sull’arretramento dell’A14? Il tempo stringe e i 177 miliardi di euro stanno per andare altrove.
 
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