Sgarbi: "Ascoli capitale della cultura 2024? Per vincere ci vorrà anche tanta fortuna"

Vittorio Sgarbi, Francesca Filauri e Stefano Papetti
Vittorio Sgarbi, Francesca Filauri e Stefano Papetti
di Filippo Ferretti
3 Minuti di Lettura
Lunedì 6 Dicembre 2021, 07:35

ASCOLI - Vittorio Sgarbi di nuovo ad Ascoli. Il critico d’arte si è affacciato nella giornata di ieri di nuovo nel capoluogo piceno, per ritrovare una città che è diventata nel corso del tempo una sua autentica seconda casa. È qui infatti che vanta numerosissimi amici e dove porta frequentemente sotto i riflettori interventi culturali “dal vivo” rivolti al pubblico, oltre che luogo di allestimento di prestigiose mostre. Tra queste ultime, spicca l’esposizione attualmente allestita a Palazzo dei Capitani, di cui ieri pomeriggio il professore si è fatto Cicerone a sorpresa per quei fortunati visitatori che si trovavano ad entrare a Palazzo dei Capitani. 

 
La mostra
Parliamo di “La ricerca della bellezza”, un progetto itinerante che raccoglie una parte importante della collezione d’arte dei suoi genitori, Giuseppe Sgarbi e Rita Cavallini, che raccoglie ottanta opere che vanno dal 1400 ai primi del 1900, con opere che vanno da Lotto a Morandi, passando per Guercino, Pisano, Cagnacci, il Baciccio. Solo per citare gli autori più noti. Il motivo principale del ritorno di Vittorio Sgarbi in città è dovuto all’esigenza della ristampa dei cataloghi della mostra che, dopo essere dismessa a Palazzo dei Capitani nel mese di settembre del 2022, sarà attesa a Treviso. Inoltre, il critico d’arte è intervenuto anche nel dibattito sulla candidatura di Ascoli a capitale della cultura per il 2024. Secondo Vittorio Sgarbi il capoluogo piceno merita di assurgere ad un simile ruolo, perché è bellissima e perché reduce da un percorso molto sfortunato, che prima del Covid ha dovuto fare i conti con le profonde ferite causate dal terremoto. 


La candidatura
«Ho conosciuto Ascoli nel 1994 in occasione della nuova veste del Palazzo dei Capitani e da allora sono venuto spesso» ha spiegato il critico d’arte. «Certo, mostre come la mia mi auguro che siano in grado di aiutare Ascoli allo scopo di ottenere il riconoscimento, anche se ho capito che non esistono requisiti certi per riuscire a convincere la commissione, ma che a valere sia soprattutto la fortuna» ha aggiunto, certo del fatto che appartenere ad una regione poco conosciuta in tal senso possa aiutare. 


La politica
«Anche essere una città con un’amministrazione di centrodestra potrebbe facilitare, visto che sinora sonora sono sempre state premiate città candidate guidate da giunte di centrosinistra» ha rimarcato, convinto dell’importanza per Ascoli di poter ottenere lo scopo, per offrirle l’opportunità di poter essere recuperata, riscoperta, conosciuta e apprezzata meglio.

Nella sua visita ascolana Vittorio Sgarbi è stato accolto dagli amici di sempre, il notaio Francesca Filauri e il direttore dei musei civici, Stefano Papetti. Intanto, nonostante il Covid , l’evento “Alla ricerca della bellezza” continua ad essere continuamente meta di turisti, come ha dimostrato la giornata di ieri, impreziosita a sorpresa dalla presenza del suo prestigioso curatore. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA