Villa Sgariglia, è tutto da rifare. Revocata l’aggiudicazione per 15 anni; addio hotel e terreni per le olive

Villa Sgariglia a Campolungo
Villa Sgariglia a Campolungo
di Mario Paci
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Giovedì 6 Aprile 2023, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 12:49

ASCOLI - Svanisce il sogno di riaprire Villa Sgariglia a Campolungo e di rilanciare la vasta tenuta agricola, un tempo fiore all’occhiello dell’Arengo, oggi in totale abbandono. Il Comune ha infatti deciso di revocare l’aggiudicazione della concessione per la riqualificazione di Villa Sgariglia di Campolungo, del relativo annesso agricolo e dei terreni produttivi, nonché la gestione delle attività da svolgersi disposta a favore del raggruppamento di imprese “Tenera picena” che avrebbe dovuto versare un canone annuo per 15 anni di 10.500 euro.

L’Arengo rimarca che la revoca è dovuta «per cause imputabili in quanto, nonostante le proroghe accordate, Tenera Picena non ha mai prodotto la documentazione richiesta per la stipula del contratto, dimostrando con chiara evidenza un reiterato atteggiamento dilatorio e affatto collaborativo». 

Tenera picena è composta da Case rosse, società cooperativa agricola a responsabilità limitata, consorzio tutela e valorizzazione dell’oliva ascolana del Piceno, Tenera s.r.l, Comete impresa sociale, Discover Italy società cooperativa consortile, Travaglini costruzioni e Beani Annibale srl. Il campanello d’allarme era già suonato il 24 dicembre, quando l’aggiudicatario, con nota inviata a mezzo Pec, ha richiesto una proroga dei termini di 60 giorni per la presentazione della documentazion per poi chiederne un’altra. Gli ulteriori termini accordati concessi sono scaduti per cui all’Arengo non rimane che incassare la cauzione provvisoria di 30mila euro. Perchè il progetto di rilancio è così miseramente fallito? Si vocifera di una profonda spaccatura all’interno della componente societaria con diversità di veduta che hanno poi portato al ritiro. Fatto sta che ora l’Arengo dovrà ricominciare daccapo. E passerà almeno un altro anno. 

Cosa doveva essere realizzato a Villa Sgariglia? L’obiettivo era quello di valorizzare una villa storica che ha al suo interno 29 camere da letto distribuite su tre livelli, di diverse dimensioni (14 doppie, 9 triple e 6 quadruple) per una capacità ricettiva complessiva pari ad 87 posti letto effettivi.

Inoltre, si prevedeva il recupero dei terreni attigui all’immobile attraverso un piano finalizzato al ripristino dei soprassuoli esistenti con riferimento a piante di oliva tenera ascolana da olio e vigneti, nonché il recupero dell’annesso fabbricato da utilizzare come rimessaggio agricolo. L’intenzione era quella di andare a creare, gradualmente, un polo ricettivo-turistico attrattivo e, al tempo stesso, un polo di valorizzazione dell’oliva ascolana del Piceno Dop. Un progetto ambizioso e forse sbandierato troppo e che tale purtroppo è rimasto. Un’ulteriore occasione persa per la città.

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