ASCOLI - Dopo che la scorsa settimana ha annunciato di aver rinunciato all’incarico, monsignor Giovanni D’Ercole celebrerà una funzione religiosa in duomo per salutare la comunità ascolana. È stata fissata per domenica 8 novembre, alle ore 18 la messa con la quale il vescovo emerito di Ascoli si congederà definitivamente dalla diocesi.
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Resta, al momento, un’unica incertezza che è rappresentata dall’orario in attesa delle prossime disposizioni del governo: se tra le restizioni che sono proprio in queste ore in discussione e che verranno introdotte a breve ci sarà anche quella del coprifuoco alle 18, l’orario della celebrazione verrebbe necessariamente anticipato.
Dopodiché, monsignor D’Ercole, così come annunciato da lui stesso, trascorrerà un periodo in un convento.
La visita
Nel frattempo, in curia si è provveduto a compiere una sorta di passaggio di consegne con l’amministratore apostolico nominato da Papa Francesco. Monsignor Domenico Pompili, il vescovo di Rieti a cui è stata affidata la reggenza della diocesi di Ascoli in attesa della nomina del nuovo vescovo, nei giorni scorsi è stato in città e ha incontrato il clero e alcune autorità locali. Le dimissioni del vescovo di Ascoli sono arrivate quasi come un fulmine a ciel sereno creando un forte scossone all’interno della comunità diocesana e tra i fedeli. Certamente, un ruolo decisivo nella decisione di monsignor D’Ercole potrebbe averla avuto anche le polemiche che erano scaturite dalla presenza del santone Christian Del Vecchio a Quinzano di Force. Dopo che un paio di anni fa si erano accesi i riflettori sull’attività svolta nella frazione di Force, i seguaci di Del Vecchio e della sua associazione per un periodo di tempo si erano allontanati per poi ritornare qualche mese più tardi, quando le acque si erano calmate.
La televisione
Ma nelle scorse settimane, di quello che accadeva a Quinzano ne aveva parlato anche Massimo Giletti nella sua trasmissione “Non è l’arena” in onda sul canale La7. Nel frattempo, però, sono arrivate le dimissioni che il vescovo D’Ercole ha consegnato nelle mani di Papa Francesco lo scorso 13 ottobre ma che sono state ufficializzate dalla Santa Sede soltanto giovedì scorso. Un lasso di tempo in cui Chistian Del Vecchio e i suoi seguaci hanno lasciato definitivamente la canonica di Quinzano dove svolgevano la propria attività. Porte e finestre sbarrate, locali sgombrati dai mobili e divenuti inaccessibili, elettrodomestici accantonati all’esterno: tutto lascia intendere che questa volta l’allontanamento da Force del santone e dei suoi seguaci sia definitivo.