C'è l'accordo: Confcommercio pronta a vaccinare il personale di mille imprese. Mancano "solo" le dosi

C'è l'accordo: Confcommercio pronta a vaccinare il personale di mille imprese. mancano "solo" le dosi
C'è l'accordo: Confcommercio pronta a vaccinare il personale di mille imprese. mancano "solo" le dosi
di Marco Braccetti
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Martedì 11 Maggio 2021, 08:30

ASCOLI - Una Ferrari in garage, pronta per l’arrivo della benzina. Usando un paragone automobilistico, possiamo definire così l’accordo tra la Confcommercio provinciale ed il Kos: importante gruppo della sanità privata. L’associazione di categoria presieduta da Fausto Calabresi ha sottoscritto una convenzione per la vaccinazione anti-Covid dei titolari e dei lavoratori delle circa mille aziende associate. La somministrazione del siero nei luoghi di lavoro (al di là delle fasce d’età) è uno dei passaggi della campagna vaccinale nazionale, da svolgere seguendo un rigido protocollo sanitario. 

I requisiti

«Nel nostro territorio, penso che il 99% delle aziende non possiede i requisiti minimi previsti dalle linee-guida per organizzare in autonomia la vaccinazione, soprattutto in termini di spazio - puntualizza Calabresi -. Questo perché da noi ci sono quasi solo piccole o medie imprese. Ecco dunque che, con questa convenzione, veniamo incontro ad un’esigenza molto importante». Dopo una prenotazione gestita dal personale di Confcommercio, i lavoratori avranno due hub di riferimento nei quali potersi vaccinare: la struttura “San Giuseppe” (via Luciani, San Benedetto) e la struttura “Venerabile Marcucci” ad Ascoli, via dei Narcisi. «Entrambe sono state certificate dalla Regione Marche come punto vaccinale abilitato, con personale medico ed infermieristico altamente specializzato» sottolinea Francesca Rossi Bollettini, direttrice della rsa “San Giuseppe”. Dunque, ecco la Ferrari che freme in garage. Manca la benzina, rappresentata ovviamente dai vaccini. Una lacuna che dovrebbe essere sanata a giorni. 

I vaccini

«Se stiamo alle affermazioni del commissario straordinario all’emergenza-Coronavirus, il generale Francesco Paolo Figliuolo, per le categorie lavorative ci dovrebbero essere le prime dosi tra la metà di questo mese e gli inizi di giugno - rimarca Calabresi -.

Io ho molta fiducia nel generale, anche perché abbiamo la necessità di far ripartire in sicurezza alcuni settori, come quello turistico, che hanno risentito in maniera pesantissima di questa situazione». L’importanza di concentrare la vaccinazione sul fronte delle strutture turistiche è stata sottolineata da Luigi Torquati: titolare dell’hotel-ristorante “Il Grillo”. «In vista di questa estate, stiamo ricevendo tante telefonate di potenziali ospiti - dice lo storico socio Confcommercio -. Chiamano un po’ da tutt’Italia e la prima cosa che vogliono sapere è come procede da noi la campagna vaccinale. Dunque poter rassicurare i nostri clienti, magari vantando tutto il personale vaccinato, è davvero fondamentale».

Le dosi

Gli addetti ai lavori sono ai nastri di partenza: «Noi siamo pronti, in attesa della piena disponibilità delle dosi» rimarca la Rossi Bollettini, direttrice di una delle ben 95 strutture che il Gruppo Kos ha lungo tutto il territorio nazionale, con ben 14mila dipendenti. La convenzione è stata presentata ufficialmente ieri mattina, nella sede sambenedettese della Confcommercio di via Banchi. Presenti molti dirigenti locali del sodalizio, tra cui: Ugo Spalvieri, Alessandro Scarioni, Costantino Brandozzi, Maria Angellotti, oltre a Guido Nardinocchi, presidente del gruppo “50&Più”: costola operativa del sindacato dedicata agli Over 50. Sul versante Kos, oltre alla direttrice Rossi Bollettini, c’erano la caposala del “San Giuseppe”, Patrizia Banconi e la direttrice sanitaria Isabella Egidi.
 

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