La Sindone di Arquata stupisce ancora: una pergamena ne attesta l’autenticità

La Sindone di Arquata stupisce ancora: una pergamena ne attesta l’autenticità
La Sindone di Arquata stupisce ancora: una pergamena ne attesta l’autenticità
di Pierfrancesco Simoni
3 Minuti di Lettura
Sabato 9 Aprile 2022, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 23:14

ASCOLI  - Continua a far parlare di sé e a stupire la Sindone di Arquata. Di recente, in maniera avventurosa, è stata ritrovata, nell’archivio di un religioso, la pergamena di autentica, redatta nel 1655, con un testo in latino. Alcune parti del documento, di cui si erano appunto perse le tracce, non sono leggibili. Per quanto si può intuire, sicuramente illustra il procedimento che è stato utilizzato per la sua realizzazione, ma non è escluso che celi un ennesimo segreto. La storia della Sindone di Arquata, copia della Sindone di Torino “extractum ab originali”, dunque, si arricchisce di un ulteriore capitolo.


La pergamena riveste un grande valore, oltre che fideistico devozionale, anche storico e documentale.

Il documento è un unicum, per cui, in una data significativa, domani sera, la Domenica delle Palme, all’inizio della Settimana Santa, in cattedrale, alle 21, avrà luogo un incontro sul tema “La Sindone di Arquata e la pergamena ritrovata”. Saranno presenti due “eccellenze” della ricerca e del Centro nazionale di ricerca: il professor Paolo Di Lazzaro, fisico dell’Enea di Frascati, ora vice direttore del Centro internazionale di studi della Sindone di Torino, e il professor Lorenzo Bianchi, archeologo e filologo, dirigente ricercatore del Cnr, Istituto di Scienze del patrimonio culturale.

Ci sarà, inoltre, la professoressa Emanuela Marinelli, sindonologa e scrittrice, premio internazionale Medaglia d’oro al merito della cultura cattolica e Cavaliere al merito della Repubblica italiana. Saranno presenti il vescovo monsignor Giampiero Palmieri, il preside dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme – Sezione Marche Cristina Montanari e il sindaco di Arquata del Tronto Michele Franchi. L’evento è organizzato dall’associazione il Portico di Padre Brown, presieduta dalla dottoressa Pina Traini, giornalista della Sala Stampa Vaticana. La Traini, da 12 anni ha acceso i riflettori su questa importante reliquia conservata nella chiesa di San Francesco a Borgo di Arquata e oggi, dopo il sisma del 2016, custodita nel Duomo di Ascoli, promuovendo la conoscenza e la ricerca attraverso incontri, conferenze ed eventi culturali.


Un ruolo importante per il recupero della pergamena è stato svolto dall’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e dal laboratorio di restauro dell’Archivio di Stato di Perugia. L’Ordine cavalleresco, a seguito del sisma 2016, ha realizzato una raccolta fondi per la messa in sicurezza e salvaguardia dell’importante reliquia arquatana. Ora la somma raccolta, in accordo con la Diocesi e il Comune di Arquata è stata dedicata al restauro della pergamena e alla pubblicazione della sua trascrizione.

L’Archivio di Stato di Perugia grazie alla disponibilità della direttrice Cinzia Rutili e alla collaborazione della restauratrice Anna Rita Formoso realizzerà il restauro della importante pergamena. Inoltre, il 25 settembre è previsto il secondo evento dedicato al restauro e alla presentazione della trascrizione del prezioso documento a cura di don Elio Nevigari Archivista della Diocesi di Ascoli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA