Scuolabus, pasti e anche asili nido gratis per i piccoli profughi arrivati dall’Ucraina

Scuolabus, pasti e asili nido gratis per i piccoli profughi arrivati dall’Ucraina
Scuolabus, pasti e asili nido gratis per i piccoli profughi arrivati dall’Ucraina
di Luca Marcolini
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Lunedì 11 Aprile 2022, 08:00

ASCOLI - La città continua ad accogliere i profughi della guerra in Ucraina. E riserva un occhio di riguardo ai bambini che insieme alle famiglie sono stati costretti a fuggire e a riadattarsi a una nuova vita nel Piceno. Su questo fronte, dopo la fase iniziale delle donazioni di materiale di prima necessità e l’individuazione delle soluzioni abitative per ospitare gli ucraini fuggiti per il conflitto bellico, anche grazie alla comunità preesistente sotto le cento torri, adesso l’Arengo ha deciso di fornire gratuitamente, ai ragazzi in età prescolare e scolare, tutti i servizi disponibili.

Ovvero, la refezione scolastica, lo scuolabus e la fruizione di asili nido con esenzione della retta.

Un ulteriore segnale che manifesta la volontà dell’Amministrazione comunale di favorire la migliore integrazione possibile delle famiglie ucraine con la città. 


La valutazione che ha fatto l’Arengo, nell’ultima seduta della giunta comunale, è stata quella di considerare, nell’ambito delle attività di inserimento scolastico dei profughi ucraini arrivati ad Ascoli e pur curando con attenzione le fasi delicate d’inserimento, la necessità di garantire percorsi agevolati per l’iscrizione ai servizi necessari per garantire il diritto allo studio dei bambini fuggiti dal conflitto bellico. Si è, quindi, ritenuto opportuno assicurare fino al termine dell’anno scolastico 2021-2022 la fruizione gratuita dei servizi di refezione scolastica e trasporto scolastico, nonché del servizio di asilo nido per i minori profughi di età prescolare, fermo restando l’obbligo d’iscrizione al servizio ed i vincoli derivanti dal numero di posti disponibili. Tutto ciò tenendo anche conto delle disposizioni operative per la prevenzione del contagio da Covid.

Una decisione presa anche se, attualmente, non c’è la possibilità di definire con precisione quanti bambini giungeranno ancora sul territorio comunale, né quanti usufruiranno dei servizi di ristorazione scolastica, di trasporto e di asilo nido. In ogni caso il sindaco e la giunta hanno ritenuto che l’impatto sul bilancio comunale sia compatibile con le relative disponibilità e con la percentuale di copertura dei costi dei servizi in questione. E dal punto di vista formale, comunque, l’esenzione dalle tariffe dei servizi di pre e post scuola, come trasporto e asilo nido, non configurano un mancato introito in quanto tali nuovi inserimenti non erano stati previsti e stimati in precedenza. 


Nel frattempo, dopo il primo appello del Comune attraverso l’ufficio delle Politiche sociali – su indirizzo del sindaco Fioravanti e dell’assessore Brugni - insieme alla Caritas e alla Fondazione Carisap che ha portato all’individuazione di circa 15 alloggi, la macchina organizzativa è sempre operativa in stretta collaborazione con la Prefettura e anche con la comunità ucraina già presente sul territorio che, tra l’altro, conosce in maniera diretta – attraverso i parenti – l’attuale situazione e le reali necessità. Così come c’è collaborazione con la Croce rossa. Nel frattempo, si è fissata come punto di riferimento la sede della Protezione civile a Monticelli per continuare con le raccolte di beni di prima necessità da inviare in Ucraina. La città, dunque, continua a rispondere presente all’appello della solidarietà legata alla guerra. Il tutto nella speranza che si possa finalmente arrivare, ad una pace che permetterebbe di restituire serenità alle tante famiglie ucraine che hanno visto stravolta la loro vita.

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