Sciopero e due giorni di Dad: la scuola finora regge l’urto. Ma la preoccupazione rimane alta

Sciopero e due giorni di dad: la scuola finora regge l’urto. Ma la preoccupazione rimane alta
Sciopero e due giorni di dad: la scuola finora regge l’urto. Ma la preoccupazione rimane alta
di Cristiano Pietropaolo
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Martedì 11 Gennaio 2022, 07:00

ASCOLI - Il fatidico giorno è arrivato. Ieri gli studenti delle scuole di Ascoli sono tornati in presenza in classe, ma, come previsto, ci sono defezioni a causa di quarantene e positività alle quali si è aggiunto lo sciopero indetto dagli studenti delle superiori, ma questo non è sicuramente un momento facile, visto l’aumento davvero preoccupante di nuovi casi positivi.


«Nelle giornate di domenica e di oggi (ieri, ndr) ho ricevuto circa 50 domande per fare la didattica a distanza per positivi o contatti stretti, si tratta di una cifra intorno al 10% del totale degli iscritti - dichiara la dirigente dell’Isc Centro Valentina Bellini. - Sono molto preoccupata se tra qualche giorno usciranno altri positivi e bisognerà fare il tracciamento.

Confido che un modo si troverà ma la situazione non è sicuramente semplice. Sul personale, ancora stiamo reggendo perché non ci sono tante assenze, ma se iniziassero ad esserci delle defezioni anche qui, inizierei ad avere delle difficoltà. Da un punto di vista degli uffici questo è un momento difficile perché ci sono le iscrizioni al prossimo anno scolastico e per il programma annuale. Sotto le vacanze di Natale ho lavorato con una solo unità di personale. I due giorni di dad ci hanno dato un poco di respiro per ripartire in presenza. Sulla mensa, con le distanze riusciamo ad arrivarci per pochissimo, ma quella stanza non è una fisarmonica. Anche lì serve il distanziamento». 


«Abbiamo retto la botta perché ci sono diversi assenti, ma abbiamo soltanto delle quarantene individuali. Ci sono docenti assenti ma sostituiti con il personale del potenziamento, garantendo il servizio per tutti - sottolinea la dirigente dell’Isc Don Giussani, Cinzia Pettinelli. - Abbiamo 10 docenti e 3 unità del personale assenti. Ci auguriamo che non ci siano altri casi, ma utilizziamo diversi accorgimenti per evitare ulteriori problemi. Speriamo che non aumentino le assenze. Le mascherine Ffp2 sono previste per i docenti dell’infanzia, per chi lavora con i ragazzi con disabilità e per le classi della secondaria in cui ci sia un caso di positività. Abbiamo una dotazione di mascherine di quel tipo acquistate con fondi Ministero e le stiamo distribuendo». 


Le lezioni degli istituti superiori sono state fortemente condizionate dallo sciopero degli studenti. «Ci sono 44 ragazzi assenti per positività più altri 5 che stanno finendo la quarantena, mentre per lo sciopero è assente circa il 50% degli studenti - evidenzia il dirigente del liceo Stabili-Trebbiani, Arturo Verna. - I positivi non hanno avuto contatti con i compagni perché si sono positivizzati durante le feste di Natale, mentre se il contagio fosse avvenuto in classe, la situazione sarebbe stata molto diversa. Nelle ondate precedenti non abbiamo avuto tutti questi casi, forse qualcosa è cambiato. Nei casi di assenza, lo studente deve comunicarci se si è contagiato perché è una questione di salute pubblica. La vera contraddizione è che per i trasporti occorre avere il green pass da vaccinazione, mentre per entrare a scuola no». 


«Molti ragazzi hanno aderito allo sciopero; è una cifra che sia aggira intorno all’80-90% - aggiunge il vicepreside del Mazzocchi-Umberto I, Alessandro Marinelli. - I docenti sono regolarmente presenti, senza assenze di rilievo. Rispetto ai nostri 800 ragazzi, c’è stata qualche richiesta di dad, avvenuta nei giorni scorsi. Pensiamo di tornare in presenza regolarmente nella giornata di oggi. Noi puntiamo sempre sulla didattica a distanza come anche tutti i docenti». «I ragazzi hanno aderito allo sciopero. Nella prima giornata dopo la pausa festiva, qui al Fermi erano presenti solo 150 studenti - sostiene il dirigente dell’Iis Fermi-Sacconi-Ceci, Ado Evangelisti. - Abbiamo attivato la dad per ragazzi in quarantena e positivi, si tratta di decine di studenti. Sappiamo che c’è un picco. Dovremo gestire il delicato momento con la massima attenzione e spero che da oggi la situazione possa normalizzarsi. Lo sciopero può capitare, ci sono state classe decimate ma la Regione ha anche risposto ai ragazzi, ottenendo un’attenzione rispetto allo screening. Speriamo che tutti possano partecipare».

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