ASCOLI - Nasce la “De.co.”, la denominazione comunale, per censire, tutelare, valorizzare e promuovere i prodotti agroalimentari tipici e le tradizioni legate alla storia e alla cultura del territorio comunale. Un provvedimento dell’Arengo - con annesso regolamento - a garanzia di attività agro-alimentari, gastronomiche e artigianali dirette alla produzione e preparazione di prodotti e specialità locali che, riconosciute come tipiche, rappresentano un vanto per la città e un efficace strumento di promozione dell’immagine del Comune da cui possono derivare importanti occasioni di marketing territoriale con ricadute positive per il territorio.
Il tutto entra ora nella fase operativa con la delibera, illustrata dal sindaco Marco Fioravanti,che ha avuto la benedizione del consiglio comunale e che ora porterà alla creazione di uno specifico registro e ad una prima fase di censimento e individuazione dei prodotti da tutelare (come ad esempio i ravioli, legati alla tradizione carnascialesca, o bevande e liquori tipici del territorio) con possibili sostegni economici che l’Amministrazione comunale intende valutare anche per quelle attività, iniziative e manifestazioni volte proprio a valorizzare questi prodotti tipici.
Il tessuto normativo che è stato appena varato dal consiglio comunale per il riconoscimento – attraverso uno specifico marchio e un registro ufficiale - con “denominazione comunale” e la valorizzazione dei prodotti tipici e le attività che sono ad essi legate, prevede anche una serie di azioni da mettere in campo.
Inoltre, si avvia un’attività di ricerca storica, finalizzata all’individuazione di ogni fonte che risulti utile per il riconoscimento dei prodotti tipici, oltre alla promozione e al sostegno - anche attraverso interventi finanziari diretti nei limiti delle risorse disponibili in bilancio - per la concessione di contributi, ricercando anche delle forme di sponsorizzazione e di sostegni alla creazione di opportunità economiche e commerciali per le imprese legate proprio alla cultura produttiva e gastronomica, alle tradizioni locali e all’economia generabile dal turismo.