Cinque proposte all’Arengo per gestire Villa Sgariglia: ecco tutte le questioni fondamentali

Cinque proposte all’Arengo per gestire Villa Sgariglia: ecco tutte le questioni fondamentali
Cinque proposte all’Arengo per gestire Villa Sgariglia: ecco tutte le questioni fondamentali
di Mario Paci
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Domenica 8 Maggio 2022, 07:25

ASCOLI  - Sono cinque le manifestazioni di interesse di soggetti privati presentate a Palazzo Arengo per assumere la gestione e riqualificare l’antica Villa Sgariglia di Campolungo. Sono la Leomar (composta da imprenditori locali capeggiati da Matteo Di Sabatino), Caserosse di Ascoli, l’hotel “la Perla” di Grottammare, la onlus Opera di Pesaro e infine una società di Caserta. Le proposte sono pervenute a seguito della pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta Ufficiale. Una procedura non obbligatoria ma trasparente che ha evitato qualsiasi illazione sull’assegnazione, adottata dal sindaco Marco Fioravanti e dall’assessore al bilancio Dario Corradetti.


La concessione riguarderà la riqualificazione e gestione di Villa Sgariglia da utilizzare come struttura ricettiva-country house attraverso interventi edili e impiantistici di manutenzione straordinaria.

La villa ha al suo interno 29 camere da letto distribuite su tre livelli, di diverse dimensioni (14 doppie, 9 triple e 6 quadruple) per una capacità ricettiva complessiva pari ad 87 posti letto effettivi. Inoltre, si prevede il recupero dei terreni attigui all’immobile attraverso un piano finalizzato al ripristino dei soprassuoli esistenti con riferimento a piante di oliva tenera ascolana da olio e vigenti, nonché il recupero dell’annesso fabbricato da utilizzare come rimessaggio agricolo.

Chi si aggiudicherà la concessione, di un valore stimato dall’Arengo in circa cinque milioni di euro per la durata di 15 anni, dovrà anche realizzare i progetti e l’esecuzione dei lavori oltre alla gestione funzionale ed economica del complesso e dei terreni attigui. L’importo complessivo stimato dell’investimento è pari a circa 824mila euro più Iva, totalmente a carico del privato aggiudicatario. Il Dup è stato già approvato, il bando sarà pubblicato entro la fine dell’anno.


Ascoli ambisce a diventare una mèta turistica con adeguate strutture ricettive per evitare il fenomeno del mordi e fuggi: forestieri che provengono dalla costa, visitano le cento torri ma poi non ci pernottano. Per questo, nei prossimi giorni è previsto un incontro, si spera risolutore, con i comuni soci che detengono le quote dell’albergo Guiderocchi. L’hotel sarà trasformato per diventare una struttura ricettiva a cinque stelle. Per questo è stato formato un gruppo di valutazione composto da sei membri (dei quali tre scelti dall’Arengo e altri tre dagli altri enti, ovvero i Comuni di Folignano, Maltignano, Palmiano, Roccafluvione e Venarotta) per analizzare la proposta di project financing presentata dalle società Leomar srl e Giancarlo Mariani srl, che prevede un investimento di oltre 1,5 milioni di euro per riqualificare e migliorare lo storico edificio in pieno centro ad Ascoli.

In questa fase, dunque, dopo un rallentamento delle procedure dovuto anche al Covid, si dovrà andare ad esaminare e valutare il progetto proposto per poi decidere se sbloccare la procedura del project financing che prevede uno specifico bando pubblico di gara, con eventuale prelazione da parte delle società proponenti. Quello presentato all’Arengo è un progetto che prevede lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo. 


Infine come abbiamo anticipato, grazie a una sinergia fra assessorato al bilancio e al patrimonio, l’Arengo ha vinto il ricorso contro il precedente gestore di Villa Sgariglia di Piagge.

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